#nonsiamofantasmi è il titolo della nuova compagnia, promossa dall’associazione Famiglie Arcobaleno, a sostegno delle coppie omosessuali e del loro diritto alla genitorialità.
Il messaggio di spinta all’azione e alla regolamentazione di un settore così delicato come quello del diritto delle coppie omosessuali a essere genitori è lanciato attraverso un video e una petizione online.
La campagna #nonsiamofantasmi: il video che parla di figli e genitori
La campagna lanciata sui social è promossa con un video in cui si pone l’accento sul diritto dei bambini, adottati dalle coppie omosessuali, di veder riconosciuto lo status di genitori a chi li accudisce e li cura. Nel video si vede una bambina in compagnia di qualcuno coperto da un telo bianco, intenta a compiere le azioni della vita quotidiana. Il video termina con la frase “quello che per voi è un fantasma, per me è una mamma“.
L’iniziativa è stata sottoposta all’attenzione della Presidente del Senato Casellati, con l’augurio che possa presto dare il via al dibattito parlamentare con una legge che riconosca a entrambi i membri della coppia gay lo status di genitori, e non soltanto alla madre o al padre biologico.
La campagna #nonsiamofatasmi spiegata dalle parole di Giafranco Goretti
Il Presidente dell’associazione Famiglia Arcobaleno Gianfranco Goretti si è mostrato fiducioso che, grazie a questa iniziativa, la tematica in esame possa essere portata all’attenzione del Parlamento per una legge equa e giusta.
Goretti ha osservato che è un diritto non solo della coppia, ma anche e soprattutto dei bambini, vedersi riconoscere lo status di famiglia per tutti i suoi membri laddove vi sia unità familiare e comunione di intenti nell’educazione della prole.
Un tema, questo, che la nota legge Cirinnà non ha preso in considerazione, pur nel considerevole sforzo di innovare una materia che per anni non è stata considerata dai precedenti legislatori. Ad oggi, grazie anche alla Fondazione Arcobaleno e al sostegno di chiunque voglia intervenire, si cerca di fare un passo ulteriore, nel rispetto dei diritti di tutti.
Il video della settimana