Il Parlamento norvegese ha approvato una legge per tutelare i cittadini dai ritocchi elettronici a immagini e filmati. La normativa è passata con una larga maggioranza trasversale. I rappresentanti di destra e sinistra del Paese si sono uniti per difendere soprattutto i più giovani dalle influenze di immagini non veritiere che alterano la percezione della realtà.
La legge norvegese contro il ritocco delle immagini
Il Governo norvegese ha previsto multe salate per i trasgressori della nuova normativa che vieta il ritocco elettronico delle immagini non dichiarato. La autorità del Paese sono da sempre all’avanguardia nella tutela dei diritti che interessano la sfera privata e anche questa volta provano a regolamentare una questione molto controversa. I parlamentari hanno discusso per mesi in Parlamento circa i limiti da imporre per tutelare la sensibilità di bambini e adolescenti che più degli adulti sono influenzati da foto e video che circolano in rete. Ad essere a rischio è la libertà di tutti di ritrarre immagini e ritoccarle.
Visi perfetti e corpi scolpiti tuttavia non sono aderenti alla realtà e favoriscono il diffondersi di modelli irraggiungibili con tragiche ricadute sull’autostima e sulla salute dei più piccoli. Gli utenti d’ora in poi potranno modificare le immagini con i filtri, ma solo dopo averlo dichiarato, un campanello d’allarme importante soprattutto per le nuove generazioni che usano intensivamente i social. Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ha dedicato un ampio servizio alla normativa che viene definita all’avanguardia per la tutela di bambini e adolescenti, ma anche per gli adulti.
Le reazioni degli influencer
La legge norvegese apre il campo alla difesa dei cittadini e li protegge da immagini non veritiere. Gli influencer però hanno assunto una posizione di forte contestazione della normativa che reputano eccessivamente rigida. I lavoratori del web gridano a gran voce che la legge rappresenta una limitazione della libertà personale, mentre difensori della normativa invocano la difesa dei diritti dei più piccoli. Il dibattito nel Paese si fa sempre più accesso, ma il legislatore norvegese non sembra voler arretrare.
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