L’autismo è una sindrome (ossia un insieme di sintomi) molto variegata che appartiene alla categoria dei disturbi pervasivi dello sviluppo, cioè patologie che mutano in modo consistente il percorso formativo del bambino. Il bimbo affetto da tale malattia presenta alterazioni nella capacità di comunicazione, d’immaginazione e di socializzazione assieme a comportamenti inusuali, stereotipati e ripetitivi.
Le origini dell’autismo sono da ricercarsi non nel rapporto inadeguato tra madre e figlio, come si pensava un tempo, ma da cause di tipo neurologico. In altre parole il disturbo dello spettro autistico è una patologia di tipo comportamentale causata da un’alterazione dello sviluppo cerebrale che si presenta durante i primi 3 anni di vita. Viene colpito in prevalenza il genere maschile secondo una proporzione di 4 maschi a 1 femmina, circa.
Gli indici per valutare la diagnosi precoce dell’autismo nel bambino
Poter avere una diagnosi precoce significa essere in grado di pianificare degli interventi mirati per quel particolare bambino e aumentare il benessere suo e della famiglia. Questo è il pensiero sottostante alle ricerche che da anni svolge, ad esempio, il gruppo dell’Università di Trento in collaborazione con vari enti ed altre Università. Ma quali sono gli indici precoci, alleati per poter individuare fin da piccoli la patologia?
Il pianto. I ricercatori hanno osservato che il pianto dei bambini con autismo è un poco diverso rispetto a quello dei bimbi con sviluppo tipico. Questa differenza potrebbe avere delle conseguenze sul modo di reagire dei genitori a questo comportamento. Il pianto del bambino autistico viene, infatti, avvertito come appartenente ad un bimbo di età cronologica inferiore e provoca nell’adulto una sensazione maggiormente negativa.
Il movimento. Il movimento nei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico risulta essere, in alcuni casi, compromesso in modo visibile. Alcuni ricercatori stanno lavorando per classificare le anomalie che compaiono ancor prima che il bimbo cammini.
La gestualità. La gestualità, tanto importante per noi italiani, risulta spesso assente nei bimbi con autismo. Per questo motivo accorgersi della sua mancanza, limitazione o alterazione può aiutare a porre maggiore attenzione a quel particolare bambino e orientare lo specialista verso una diagnosi corretta.
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