Da caposaldo dell’alimentazione, la dieta mediterranea è sempre meno presa in considerazione dai genitori italiani rispetto agli altri Paesi europei: e di recente l’OMS ha lanciato l’allarme, ricordando che i nostri bimbi presentano preoccupanti tassi di obesità.
Obesità e dieta mediterranea
I bambini italiani sono tra i più obesi, non solamente all’interno dell’Unione Europea ma anche in rapporto a quelli di altri continenti: è questo uno dei dati diffusi di recente da parte dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) a proposito delle abitudini alimentari dei più piccoli e che sta generando un dibattito a proposito proprio della cosiddetta dieta mediterranea.
Un tempo caposaldo del mangiare sano e della cucina nostrana, adesso questo modello nutrizionale va per la maggiore soprattutto all’estero (ad esempio in Svezia e nel Nord Europa), laddove i Paesi del meridione quali anche Grecia e Spagna vedono i genitori viziare i propri figli con merendine, bevande zuccherate e spuntini ipercalorici.
Ad aggravare la situazone, il fatto che i papà e le mamme italiane sono tra i meno attenti ai problemi di peso dei bimbi e non incentiverebbero uno stile di vita lontano dalla sedentarietà sin dai primi anni.
I dati dell’OMS e la situazione in Italia
Stando al rapporto reso noto dall’OMS, infatti, nei suddetti Paesi il tasso di obesità infantile supererebbe addirittura la quota del 40%: andando ad analizzare la situazione relativamente all’Italia, si nota come il trend sia purtroppo in linea, con l’aggravante che alle nostre latitudini si sta lentamente perdendo quella tradizione alimentare che i nutrizionisti hanno sempre esaltato e che è stata presa a modello in tutto il mondo.
Secondo i dati elaborati dalla “Childhood Obesity Surveillance Initiative” per l’Italia nel biennio 2015-2017, si nota come oltre un bambino su tre è sovrappeso e che questo si verifica con maggior frequenza nelle regioni del Sud della penisola.
Inoltre, al nostro Paese appartiene il record del tasso di obesità infantile maschile in Europa (21%), mentre per le bambine si parla del 38%, dato tra i peggiori dell’Unione: infine, va pure ricordato che la percentuale di bambini e adolescenti obesi (di età compresa fra 5 e 18 anni) è quasi triplicata nel corso degli ultimi quarant’anni.
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