Gli occhi dei più piccoli sono in costante sviluppo ed è importante tenerli sotto controllo per fanatire la salute della vista. In Italia, in effetti, sette genitori su dieci, si premurano di effettuare una visita di check up oculistico, ma il 30% dei bambini rimane fuori da questo controllo.
Attualmente si stima che il 25% dei bambini in età scolare sia affetto da un disturbo visivo che influisce sulla concentrazione, sulla capacità di lettura e di apprendimento. In particolare esistono alcuni disturbi della vista molto comuni in età infantile.
I cinque disturbi della vista più comuni nei bambini
Il primo dei disturbi più comune è lo strabismo. Questo problema è essenzialmente causato da un mal funzionamento dei muscoli oculari estrinseci, che porta i bambini a “vedere doppio”.
Un secondo difetto, molto comune, é l’ambliopia, ovvero la diminuzione di acutezza visiva da un unico lato. Per costringere l’occhio “pigro” a tornare alla dua normalità basta, il più delle volte, l’utilizzo di un bendaggio.
Seguono, per incidenza sulla popolazione infantile, l’ipermetropia e la miopia. La miopia comporta la difficoltà del bambino nel mettere a fuoco gli oggetti più distanti, al contrario l’ipermetropia comporta una maggiore difficoltà nel mettere a fuoco oggetti vicini. Ambedue queste patologie, quindi, comportano un maggiore sforzo visivo da parte del bambino, e possono essere facilmente corrette grazie all’uso di apposite lenti.
Infine l’astigmatismo, un difetto nella visione che provoca la distorsione delle immagini. Anche in questo caso è consigliato l’uso di lenti oftalmiche.
L’incidenza di ciascuno dei suddetti difetti in età è diversa. La miopia, per esempio, che interessa il 25% della popolazione, si manifesta principalmente nello sviluppo, dopo i 10 anni. L’ipermetropia invece è pià fequente da piccolissimo, per poi mentre l’ambliopia colpisce il 2.3% dei bambini sotto i due anni.
Certo è che, un’attenta prevenzione in età infantile, fatta di controlli costanti ed eventuali occhiali correttivi, incide positivamente sulla scomparsa in età adulta di questi disturbi della vista più comuni.
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