In Inghilterra un bambino di dieci anni è stato operato d’urgenza all’intestino dato che da qualche giorno non andava più in bagno. Colpa di una dipendenza da lunghe sessioni di gioco multiplayer che hanno finito per deformare le sue viscere.
Intervento d’urgenza all’intestino
La storia è diventata di dominio pubblico a seguito dell’intervista rilasciata dal medico pediatra Jo Begent al “Daily Telegraph” e ha riacceso i riflettori su un problema sottovalutato dai genitori: l’eccessiva dipendenza dei propri figli dai videogame o comunque la loro incapacità di prendersi delle pause durante le lunghe sessioni di gioco.
Infatti, il dottore britannico ha raccontato l’episodio di un bambino di dieci anni presentatosi in un ospedale di Londra assieme ai genitori e lamentando forti dolori all’addome.
“Non ho mai visto nulla di simile” ha spiegato Begent al tabloid, rivelando come all’inizio la sua équipe avesse pensato a un tumore notando una massa nello stomaco del piccolo. Questa, invece, altro non era che una innaturale deformazione delle viscere dovuta al fatto che non si concedeva pause per andare in bagno mentre giocava online, anche quando ne avrebbe avuto necessità, passando otto ore davanti allo schermo.
Ora si sottoporrà a “disintossicazione” da videogame
In un’altra intervista concessa al “Mirror”, il pediatra che ha operato il piccolo paziente ha ammesso che, tuttavia, episodi come questo sono molto rari ma restano comunque la spia di un problema che coinvolge molti bambini che spesso si forzano a non andare in bagno (come pure a mangiare o concedersi delle ore di sonno) perché a suo dire “drogati” da un sacco di distrazioni, videogame in primis.
Nel caso del bambino in questione, si è reso necessario un delicato intervento d’urgenza all’intestino e che ora costringerà il paziente a una degenza forzata. Secondo il dottor Begent, però, adesso i medici dell’ospedale potranno aiutare il bambino dato che hanno compreso che quella di cui soffre è una vera e propria patologia, ovvero la dipendenza dal gaming online.
Per questo motivo, oltre a insegnargli a rispettare i naturali ritmi del suo corpo, degli psicologi lo seguiranno in una sorta di piccola “comunità” grazie alla quale si disintossicherà pian piano da questa dipendenza.
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