Le abbiamo attese per un anno intero e ora che le stiamo vivendo non vogliamo rovinarcele per nulla al mondo. Stiamo naturalmente parlando delle vacanze estive, al mare, con sole e relax in abbondanza. Lasciati a casa i rigidi schemi, siamo disposti a concedere un po’ di più anche ai nostri figli: un gelato extra o un regalino non proprio necessario non hanno mai fatto male a nessuno.
E, perché no, lasciamo anche un po’ più di spazio alla loro voglia di giocare: noi in riva al mare a farci accarezzare dai dorati raggi solari e loro che, armati di secchiello e paletta, giocano e costruiscono sul bagnasciuga. Molti genitori poi pensano che, pace, se nel secchiello ci finisce un riccio marino, una medusa o un piccolo granchio: sarà un compagno di giochi alternativo che soddisferà la curiosità del bambino.
Niente di più sbagliato: le specie marine non sono giochi o compagni di avventura dei nostri figli, ma creature viventi che si stanno estinguendo e verso le quali i nostri figli devono imparare a nutrire un sentimento di rispetto sin dalla più tenera età. Non è insolito vedere bambini torturare per ore questi piccoli animali marini pensando che sia un gioco innocuo, ma che – invece – si rivela un pericoloso passatempo.
“Operazione secchiello stop” a difesa delle specie marine
Laddove il buon senso dei genitori non basta a imporre il rispetto per questi animali, è arrivata una campagna ad hoc, “Operazione secchiello stop”, promossa dalle spiagge della Riviera di Ponente in Liguria e supportata da numerose associazioni ambientaliste nazionali, che mira a sensibilizzare sull’importanza del rispetto degli animali marini, in via di estinzione.
L’obiettivo è quello di insegnare ai figli (ma più spesso ai genitori in primis) che anche queste forme di vita meritano rispetto e che possiamo comunque conoscerle meglio in maniera meno invasiva, ad esempio osservandole nel loro habitat naturale… una piccola lezione di civiltà che vorremmo venisse imparata da tutte le famiglie.
Il video della settimana
Na che cazzata
Giocare con un riccio o una medusa? Bah..
una volta tutti noi bambini giocavamo con conchiglie, granchi e stelle marine e ce n’erano sotto ogni pietra: oggi al mare giocano con smartphone o giochi da spiaggia ultratecnologici e non si trova più un granchio neanche a pagarlo oro: non sono i bambini a rovinare il mare: è l’inquinamento o peggio.