A Osimo, in provincia di Ancona, nel pomeriggio di sabato scorso un bambino di soli dieci anni è stato raggiunto alla testa dai piombini di un fucile da caccia. Al momento il piccolo si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale materno infantile del capoluogo marchigiano in gravi condizioni.
Bambino ferito alla testa da un fucile da caccia
L’incidente nei pressi di Osimo, piccolo comune in provincia di Ancona, è avvenuto attorno alle 17 di sabato scorso e ha visto coinvolto un bambino di dieci anni. Il piccolo, infatti, è stato raggiunto al volto dalle schegge del proiettile di un fucile, esploso dall’arma di un cacciatore che si trovava nei paraggi. Inoltre, pare che il bimbo sia stato ferito, seppure in modo più lieve, pure al collo e alla spalla.
Stando a quanto riportano oggi le cronache locali, il papà che era con lui l’ha subito trasportato nella più vicina struttura sanitaria, l’Ospedale Materno Infantile “Salesi” del capoluogo marchigiano dove i medici ne hanno stabilizzato il quadro clinico. Il bambino verserebbe in gravi condizioni dato che alcune schegge del proiettile avrebbero attraversato la sua testa.
La possibile dinamica dell’incidente
Nella giornata di domenica, i medici che seguono il piccolo paziente hanno fatto sapere che si trova ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dove è in osservazione e che la sua prognosi rimane al momento riservata.
Pare inoltre che una équipe specializzata composta pure da alcuni neurochirurghi (e con la consulenza di un esperto di chirurgia maxillo-facciale) starebbe valutando se sia il caso o meno di procedere subito a un primo intervento per rimuovere gli ematomi che si sono formati nella sua testa.
Intanto, il padre e altri componenti della famiglia sono stati sentiti dalle forze dell’ordine per stabilire meglio quale sia stata l’esatta dinamica dell’incidente, al fine di rilevare eventuali responsabilità.
Nonostante alcuni punti ancora da chiarire, sembra che un proiettile esploso dal fucile da caccia abbia colpito erroneamente un muretto di cemento, deviando così la traiettoria dei piombini che hanno raggiunto il bambino al volto e alla testa.
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