La nascita di un figlio è un evento lieto e gioioso, ma non per tutti. Vi sono infatti coppie che non desiderano avere dei bambini. In questi casi, quando si verifica una gravidanza indesiderata, è un diritto della coppia, anche se non eticamente condiviso, quello di ricorrere all’aborto e dunque all’interruzione volontaria della gravidanza.
Ad Alessandria, tuttavia, la richiesta di aborto da parte di una coppia ha avuto delle ripercussioni molto diverse dal solito. La donna incinta, infatti, sarebbe stata sottoposta a un aborto ritenuto erroneamente riuscito, presso l’Ospedale Civile Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, che si è concluso con la nascita indesiderata di una bambina. Il padre e la madre della bambina hanno entrambi richiesto un risarcimento all’ospedale e entrambi riceveranno l’indennizzo.
Le conseguenze di una gravidanza indesiderata
Tra i desideri della coppia non vi era quello di avere una bambina. A causa dell’errore medico, tuttavia, la bambina è nata e ha cambiato la vita dei genitori. Stando a quanto dichiarato dalla mamma, una delle dirette conseguenze della nascita della piccola è stato il dover abbandonare il lavoro per occuparsi di lei: questo fatto, che è stato presentato in tribunale, ha causato ovviamente la perdita di un importante introito nella famiglia, ponendo in serie difficoltà economiche l’intero nucleo familiare.
Tra le conseguenze della nascita, però, ce ne sono state alcune che hanno interessato anche il papà, il quale si è trovato costretto a cambiare città e lavoro per far fronte alle nuove spese e alle difficoltà economiche.
Proprio per questo motivo la coppia si è rivolta al tribunale di Alessandria prima, e alla Corte d’appello di Torino poi, portando in causa l’ospedale. Tra le motivazioni di tale accusa era stata sottolineata la palese volontà della coppia di non avere altri figli, anche a causa dell’età avanzata dei coniugi. Mentre alla mamma era stato riconosciuto un risarcimento di ben 125mila euro – sia per il danno morale che per quello patrimoniale (legato all’esigenza di lasciare il lavoro) nulla era stato riconosciuto al papà, né dal tribunale di Alessandria, né dalla Corte d’appello di Torino.
Il risarcimento spetta anche al papà
La situazione, tuttavia, è cambiata drasticamente quando il papà si è rivolto alla Corte Suprema di Cassazione. Essa, infatti, ha riconosciuto anche il papà come un soggetto da tutelare, in quanto non solo l’intenzione di ricorrere all’aborto era anche sua, ma soprattutto perché dalla nascita sono scaturite responsabilità e problematiche di natura economica alle quali l’uomo ha dovuto far fronte, dichiarando dunque come immotivati i giudizi precedenti. Grazie al giudizio della Corte Suprema, dunque, l’Ospedale deve risarcire anche il papà con un importo di 125mila euro.
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Robe da matti! Ma dove è finito l’amore????
Ma come e possibile?!! Secondo me si sono messi d’accordo con il personale del ospedale!!
Io non sono minimamente d’accordo con l’accaduto! Sarò all’antica ma di contraccettivi ce ne sono a go-go… Questa bimba non ha nessuna colpa… Solo la inconscienza dei genitori!… E pure l’indennizzo?… Ma! 😐😐😐🤔🤔🤔😮😮😮
Punto primo: chi l’ha detto che non sono stati usati dei contraccettivi? Punto secondo: l’indennizzo riguarda l’errore medico. Leggete gli articoli per favore!
rientrava nei loro diritti, lo rispetto, però siero che la bimba non venga mai a sapere di questa causa
I medici hanno sbagliato. L’aborto è un diritto come l’acquisto di eventuali metodi contraccettivi (che possono non funzionare). Non discuto le scelte di questi genitori. Di sicuro non vorrei essere la bambina in questione.
Mi sembra una notizia un po’ strana…
che cosa ti sembra strano Novella? Se pensi non sia vero puoi cercare online, ne hanno parlato tutti…
Mi piacerebbe sarebbe se è stata sottoposta a raschiamento… Perché se così fosse non e’possibile sbagliare…
Novella Bongiorno, non crediamo che nessun uomo sia infallibile, nemmeno un medico. Non sarebbe la prima volta che un’interruzione di gravidanza non va per il verso giusto. Se avessi letto l’articolo abbiamo linkato anche altri casi.
L’articolo l’ho letto… E credimi che il raschiamento non può essere sbagliato.
Non vorrei essere al posto di questa bambina,che i genitori ritengono l’ errore più grande della loro vita,che rifiutano dal momento del suo concepimento.Dato che non vogliono crescerla meglio dare in adozione in una famiglia capace di darla amore.
Katalin, no, se leggi l’articolo l’errore è dei medici, che hanno effettuato una procedura sbagliata
Ho letto l’ articolo,ma dovrebbero solo vergognarsi.Per stavolta nessuno è morto o rimasto paralizzato per un ” errore” medico,anzi è nata una bambina.Non la vogliono? Possono dare in adozione ce ne sono tante famiglie che la vorrebbero.
L aborto è un diritto di ogni donna,però nn sono questi gli errori medici secondo me.L errore medico stava nel procurare danni sia alla mamma che alla bambina,sempre secondo me.Magari questa bambina ha avuto davvero tanta voglia di nascere al punto che l’interruzione di gravidanza nn sia andata a Buon fine.Ripeto assolutamente nn sono contro l aborto,anzi credo che ogni donna che prende questa decisione si porti un macigno sul cuore per il resto della sua vita.
Però dire che una bambina ormai venuta al mondo sia un errore credo sia una grande atrocità.
Enza, noi parliamo di errore medico nella procedura di interruzione di gravidanza, non che la bimba sia un errore! Attenzione a quello che leggete ;)
Infatti il mio commento nn era rivolto alle parole scritte da voi,ma al pensiero di questi genitori che hanno fatto causa all ospedale.Poi mi ripeto è il mio pensiero e magari è sbagliato
Enza Gambardella la causa è stata giustamente fatta, perché se hai letto bene, non potevano proprio portare avanti una gravidanza. Non parlando assolutamente di aborto, se l’ospedale ti garantisce un intervento e poi non lo fa e tu ne paghi le conseguenze, come la prenderesti?