Il progetto “ragazza alla pari”, approvato nel 1973, è una grande opportunità che viene concessa a ragazze dai 17 ai 30 anni di inserirsi, per il periodo di un anno al massimo, in un contesto sociale, culturale e familiare completamente diverso dal proprio. Esistono varie formule di questo progetto, sia per quanto riguarda le mansioni che la persona andrà a ricoprire, sia in merito al numero di ore effettivo.
Il progetto ragazza alla pari: di cosa si tratta
La legge 304 del 1973 regola il progetto “ragazza alla pari”, nato con l’idea di maggior integrazione tra culture diverse e una crescita personale sia della ragazza che della famiglia ospitante.
Possono partecipare ragazze dai 17 ai 30 anni, che trascorreranno un periodo, solitamente non più lungo di un anno, presso un paese straniero, in una famiglia ospitante facendo dei piccoli lavoretti domestici e contribuendo alla vita familiare.
Lo scopo principale di questa esperienza è imparare la lingua del paese ospitante, in un modo nuovo però senza frequentare corsi ma integrandosi in una realtà familiare nuova, riuscendo così a comprendere la mentalità del paese grazie alle dinamiche che quotidianamente vengono vissute.
I compiti di una ragazza alla pari possono riguardare la cura dei bambini o la gestione della casa: in particolare, la ragazza alla pari dovrà prendersi cura dei bambini, cucinare per loro, aiutarli nello svolgimento dei compiti, portarli a scuola, fare loro compagnia durante il tempo libero e svolgere commissioni utili.
È possibile inoltre che la ragazza si occupi della casa, al di là dei bambini, e quindi debba occuparsi delle pulizie, della cucina per tutta la famiglia e in generale della cura dell’ambiente domestico.
Ragazzi alla pari: il contratto e le ore di lavoro
Il progetto ragazza alla pari è riconosciuto a livello internazionale e prevede la stipulazione di un contratto in cui vengono elencate in maniera precisa e puntuale sia le mansioni delegate alla ragazza, sia il numero di ore e conseguentemente il trattamento economico. Esistono diverse formule che possono essere concordate, ad esempio la “Demi Pair” che prevede cinque giornate di lavoro a settimane, tre ore di lavoro giornaliere e tempo libero al mattino o al pomeriggio. In più, questa formula prevede anche due giorni e tre sere libere a settimana.
Da questa formula base si può passare a formule in cui si aumentano le ore di lavoro, diminuendo il tempo libero anche se il numero complessivo di ore di lavoro non dovrebbe mai superare le 40 a settimana.
In base alla formula scelta cambia anche la retribuzione che viene calcolata settimanalmente e che comunque non dovrebbe mai scendere sotto un certo minimo, calcolato diversamente in base alla formula.
Sottoscrivendo il contratto di lavoro, anche la famiglia ospitante si assume obblighi precisi verso la ragazza, che consistono nel fornirle un alloggio adeguato e dignitoso, nel rispetto dei suoi orari e della sua privacy e nel corresponsione di una retribuzione adeguata alla formula scelta.
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