Diffidiamo dai ginecologi che ci proibiscono di prendere il sole in gravidanza. Diffidiamo da tutti quelli che ci paventano scene apocalittiche di poveri bimbi bolliti in pancia nel liquido amniotico che si surriscalda. Falso!
Il calore del liquido amniotico non dipende da fattori ambientali, per cui dormiamo sonni tranquilli, se l’indomani dovremo andare al mare il nostro cucciolo non rischierà di essere lessato.
Ironia a parte, possiamo tranquillamente andare al mare e prendere il sole a prescindere dalla settimana di gestazione. Naturalmente questo non significa abbronzatura selvaggia, ma sempre esposizione al sole con buonsenso e consapevolezza.
Una cosa che dobbiamo sapere è che, con l’esposizione ai raggi solari, potrebbero comparire delle macchie sulla pelle del viso, il cloasma gravidico. Si tratta di macchie di melanina dovute alla diversa produzione ormonale. Per cercare di prevenirle dobbiamo utilizzare una crema ad alta protezione, meglio totale.
Evitiamo anche di esporci nelle ore più calde perché se è vero che il liquido amniotico non bolle, il colpo di calore potrebbe dare problemi molto seri al feto, danneggiandolo anche in modo permanente. Andiamo al mare dal mattino presto e fino alle 10:30/11, e la sera non prima delle 16:00, meglio ancora dopo le 16:30.
Meglio comunque non restare sempre sotto la luce diretta del sole. Alterniamo l’esposizione diretta con l’ombra dell’ombrellone o qualche nuotata in acqua.
Ovviamente, se fosse troppo fredda non immergiamoci di colpo, ma gradatamente. Se siamo nell’ultimo trimestre e abbiamo problemi di circolazione, una bella camminata con l’acqua oltre le ginocchia sarà un vero toccasana, meglio se con un bel cappello ampio che fa tanto tendenza questa stagione.
Per aiutarci a sostenere il peso della pancia, se non vogliamo il solito costume intero, possiamo optare per un altro capo di tendenza per quest’estate, il trikini.
Beviamo spesso acqua e bagniamoci con una certa frequenza.
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