Nell’epoca della riscoperta del bio e del ritorno ad abitudini alimentari più naturali, il tema del consumo di pane al carbone vegetale è al centro del dibattito, grazie anche ai recenti fatti di cronaca, che registrano la denuncia per frode alimentare di 12 panificatori pugliesi, accusati di produrre pane nero con l’utilizzo di un colorante chimico, l’E153, vietato per legge.
Ma facciamo un po’ di chiarezza: cos’è il pane al carbone vegetale e da dove nasce la moda di portarlo sulle nostre tavole?
Il carbone vegetale e i suoi benefici
Tutto parte dalla considerazione sui benefici del carbone vegetale, una sostanza organica naturale che da molti anni viene utilizzata in Italia e in Europa per combattere disturbi intestinali quali gonfiore, flatulenza e cattiva digeribilità. Queste virtù sono ormai riconosciute e confermate, ma appartengono al carbone vegetale assunto come integratore alimentare, in compresse.
Carbone vegetale nel pane: attenzione coloranti e quantitativi
Nel pane, invece, il carbone vegetale viene aggiunto il più delle volte sotto forma di additivo colorante e non può vantare questi stessi benefici sul nostro organismo. Tra l’altro, anche laddove il carbone vegetale venisse aggiunto al pane non come colorante ma come ingrediente vero e proprio, comunque non potrebbe avere virtù digestive, perché utilizzato in dosi insufficienti.
Per avere effetti benefici, infatti, bisogna assumere 1 grammo di carbone mezz’ora prima del pasto e 1 grammo subito dopo, mentre la quantità di questa sostanza presente nel pane è di appena 15-20 grammi per chilo di farina. Se ne deduce che per avvantaggiarsi delle proprietà del carbone vegetale dovremmo mangiare tantissimo pane; meglio allora assumere questa sostanza – se ne abbiamo bisogno – come integratore.
Se da un lato l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha dichiarato che il colorante al carbone vegetale è privo di rischi per la salute, dall’altra parte non si può nemmeno sperare che il consumo di questo pane porti a chissà quali vantaggi sul nostro benessere.
Quella del pane al carbone vegetale, dunque, sembra essere più una moda legata alla voglia di sperimentare in ambito gastronomico proponendo cibi dall’aspetto insolito, pubblicizzati calcando la mano sulle parole chiave del salutismo e del green.
Tra l’altro, per quanto sia un prodotto naturale, il carbone vegetale va assunto con qualche precauzione, perché può limitare l’assorbimento delle vitamine e di alcuni farmaci, come gli antidiabetici e quelli per la regolazione degli ormoni tiroidei.
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