Papà straordinario, mamma ordinaria: le vignette che mettono in luce le differenze sulla genitorialità

Sembra ancora lunga la strada che ci porterà, forse un giorno, ad una pari genitorialità. Troppo spesso sentiamo parlare di super papà, o ancora peggio di mammo: non stiamo parlando di super eroi, ma di uomini che stanno semplicemente assolvendo al loro dovere di padre. Riusciremo mai ad abbattere i tabù di una società ancora troppo patriarcale? Una serie di vignette che sta spopolando sul web ci invita a riflettere.

Vignette: i doppi standard della genitorialità

Sono diventate virali le vignette illustrate da Mary Catherine Starr, le quali focalizzano l’attenzione sul doppio significato che la nostra società dà ancora oggi al ruolo di padre e di madre.


Nelle raffigurazioni vediamo un papà di ritorno dal fast food, considerato divertente; al contrario, se è la mamma a scegliere questa soluzione per la cena, allora sarà classificata come pigra.

Ancora, se il papà legge una fiaba al figlio, si tratta di un padre che sta “guardando i bambini”, che li intrattiene mentre la mamma è impegnata. Se lo fa la madre invece, essa sta solo adempiendo al suo ruolo di madre: chi altro dovrebbe farlo?


Un papà che prima di andare a lavoro, saluta i figli affettuosamente, è classificato come attento e premuroso, ma se è la madre a lavorare, allora l’attenzione automaticamente si concentrerà solo sul suo ruolo di lavoratrice.


Queste vignette apparentemente ironiche, ci fanno in realtà riflettere su una problematica tutt’ora molto radicata: non vogliono difatti essere un insulto ai padri, piuttosto al comune modo di pensare della nostra società, che ancora oggi applaude i papà per ogni minimo sforzo, mentre si aspetta la perfezione dalla figura materna.

Fedez: il babysitter dei social

Il marito di Chiara Ferragni è stato più volte accusato di comportarsi da ‘mammo’ o ‘babysitter’, per il semplice fatto che ama prendersi cura dei loro figli mentre la influencer si trova in giro per lavoro. Questo è solamente uno dei tanti esempi che avremmo potuto prendere in considerazione, ma fa riflettere di come anche i personaggi più esposti vengano additati con appellativi del tutto fuori luogo.

Papà porta il bambino dal pediatra, va a riprenderlo all’asilo o addirittura lo porta con sé a fare la spesa? Wow, che padre in gamba! E se lo fa la mamma: ovvio, è il suo lavoro.

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