Febbre e dolori nei bambini sono spesso fonte di preoccupazione per i genitori. Non di rado, alla comparsa dei primi sintomi vengono somministrati nei piccoli pazienti degli antipiretici, con lo scopo di abbassare la temperatura e ridurre i fastidi annessi. Ma è davvero la soluzione più corretta? Facciamo chiarezza.
Antipiretici sì o antipiretici no?
Nei bambini al di sotto dei 3 mesi di età, la febbre alta potrebbe essere sintomo di un’infezione batterica in corso, per cui in questo caso è bene richiedere un consulto pediatrico. Invece, nei bimbi più grandi rappresenta, nella maggior parte dei casi, il segnale di un buon funzionamento del sistema immunitario. La febbre, sotto i 40°C non ha mai arrecato danni al cervello né al resto del corpo.
Potrebbe al massimo far aumentare il fabbisogno di liquidi. Se la febbre non dovesse infastidire eccessivamente il bambino e non dovesse salire oltre i 39°-40°C è opportuno lasciare che faccia il suo corso, in quanto stimola le difese dell’organismo che creano un ambiente inospitale per virus e batteri. I farmaci riducono la temperatura corporea ed il dolore, ma mascherano anche i sintomi, causando una più facile ricaduta ed un ambiente più favorevole agli agenti patogeni esterni. In caso di necessità, gli antipiretici più indicati in età pediatrica sono l’ibuprofene ed il paracetamolo. Tali farmaci risultano particolarmente efficaci quando la temperatura ha raggiunto il suo massimo picco, il bimbo ha smesso di tremare e le estremità degli arti non sono più fredde.
Ibuprofene: indicazioni e dosaggio
L’ibuprofene ha un’efficacia di poco superiore al paracetamolo. Appartenente alla famiglia dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) raramente causa effetti collaterali in caso di dosaggi elevati (mal di pancia, rash cutanei, possibili conati di vomito, tossicità renale e sanguinamenti). La dose consigliata è di 7-10 mg per ogni Kg di peso, da assumere ad intervalli di 8 ore, ma solo se il bambino continua a stare male.
Paracetamolo: indicazioni e dosaggio
Il paracetamolo è l’antipiretico più usato per il trattamento di febbre e dolori. Risulta particolarmente efficace ed è sicuro qualora accidentalmente si incorra in un sovradosaggio. Reperibile in commercio sotto diverse forme e nomi, la dose consigliata è di 10 mg per ogni Kg di peso (se assunto per via orale) e di 20 mg per via rettale. Per non cadere in errore è sempre consigliabile leggere attentamente il foglietto illustrativo all’interno della confezione ed eventualmente chiedere un consiglio al pediatra.
Ibuprofene e Paracetamolo: si possono assumere assieme o no?
I due antipiretici non vanno mai somministrati insieme, mai combinati tra loro, né alternati nell’arco della giornata, tranne sotto stretta indicazione del pediatra. I due farmaci, infatti, possono avere effetti tossici e colpire nello specifico reni e fegato. Inoltre, in forma assolutamente precauzionale, è sempre bene che il bambino assuma regolarmente molta acqua, in modo da scongiurare una possibile disidratazione.
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