Pesticidi nei parchi giochi: un’indagine per la salute dei bambini in Trentino

In Trentino Alto Adige sono state rinvenute sostanze tossiche nei parchi giochi dedicati ai bambini. Lo studio condotto ha evidenziato che i pesticidi utilizzati per alcune colture contaminano anche le aree giochi dei più piccoli.

Parchi giochi contaminati dai pesticidi

Nel 2019, una ricerca pionieristica condotta dalla Pesticide Action Network Europe ha esaminato 71 parchi giochi pubblici nelle quattro regioni del Trentino Alto Adige: Val Venosta, Val d’Adige, Basso Adige e Valle Isarco. L’obiettivo dello studio era determinare la presenza e la quantità di pesticidi in questi spazi pubblici.

I ricercatori hanno analizzato campioni di erba per la potenziale contaminazione da 315 diversi pesticidi. I risultati ottenuti sono stati allarmanti: quasi la metà dei parchi giochi analizzati presentava tracce di pesticidi, con un totale di 12 sostanze diverse identificate. Ancora più preoccupante, il 92% dei pesticidi rilevati sono considerati attivi a livello endocrino, il che significa che possono interferire con il sistema ormonale umano.

Chiaramente la maggiore quantità di sostanze tossiche è stata rilevata nei parchi e nelle aree da gioco situate in prossimità di vigneti o meleti, inoltre, ad influire negativamente su questo fenomeno, già di per sè allarmante, vi sono alcune condizioni meteorologiche, come pioggia e vento, che fungono da viatici per queste sostanze.

Nonostante la ricerca risalga al 2019, l’uso dei pesticidi continua ad essere elevato: in Trentino Alto Adige si utilizzano oltre 40 kg di pesticidi per ettaro di terreno coltivato, un valore nettamente superiore alla media nazionale di 6 kg, ma presenza di pesticidi nei parchi giochi non è un problema isolato a questa zona. In Svizzera, recenti studi hanno riscontrato una situazione simile, con residui di pesticidi trovati in numerosi parchi giochi.

Fonte: wwfbolzano.com

Parchi contaminati dai pesticidi: tutta la popolazione del Trentino è a rischio

Il problema dei pesticidi nei parchi giochi non riguarda solo i bambini, ma tutta la popolazione del Trentino. Il gruppo “Stop pesticidi Alto Adige-Südtirol” ha evidenziato come l’uso massiccio di pesticidi stia contaminando non solo i parchi giochi, ma anche le abitazioni e i campi, mettendo a rischio l’intera comunità.

I pesticidi sono ampiamente utilizzati in ambito agricolo perché servono a proteggere le colture da insetti, funghi e parassiti che potrebbero arrecare danni molto gravi alla produzione di frutta. Sebbene i prodotti agricoli siano soggetti a monitoraggio regolare per i residui di pesticidi, non esiste un controllo analogo per i luoghi pubblici o i giardini privati. I parchi giochi più contaminati si trovano nelle zone della Val Venosta e del Basso Adige.

Quali sono i rischi effettivi per i bambini?

Secondo gli scienziati, anche se qualcuno potrebbe pensare che “i bambini non mangiano erba” e quindi non sono in pericolo, la realtà è molto diversa. La preoccupazione principale riguarda il fatto che oltre il 90% dei pesticidi rilevati nei parchi giochi sono interferenti endocrini. Queste sostanze chimiche possono alterare lo sviluppo ormonale, una fase particolarmente critica per i bambini.

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“L’esposizione a questi perturbatori endocrini potrebbe causare effetti dannosi a lungo termine, tra cui cancro, alterazioni delle funzioni cerebrali, obesità e diabete”, avverte Peter Clausing, tossicologo e coautore del Pesticide Action Network Germany di Berlino.

Il problema della contaminazione del terreno, dell’aria e dell’acqua è piuttosto diffuso ed espone i bambini e tutti gli abitanti del territorio al rischio continuo che, non a caso, porta ad un maggiore numero di malati di tumore rispetto alla media nazionale.

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