Pass ‘parcheggi rosa’ per donne in gravidanza e con figli: cos’è e come richiederlo

I Pass Rosa, noti anche come stalli rosa, sono aree parcheggio ad uso esclusivo di donne in gravidanza e genitori con figli di età inferiore ai 2 anni, pensati per facilitare l’accesso ai servizi e ridurre lo stress legato alla ricerca di un posto auto. In molte città italiane, il Pass Rosa consente a queste categorie di usufruire di stalli vicini a entrate di supermercati, ospedali e uffici pubblici, offrendo un aiuto concreto nella vita di tutti i giorni. Ecco come richiedere il Pass Rosa, dove trovarlo e quali sono i vantaggi di questi parcheggi riservati.

Chi ha diritto al pass rosa?

Il Decreto Legge 121/2021 ha voluto tutelare le donne e i neo genitori, introducendo un’importante modifica al codice della strada. Se fino al 2021 le aree di sosta contraddistinte dal colore rosa erano opzionali, una scelta o una forma di cortesia nei confronti delle giovani mamme (che si trovava per lo più nei supermercati o nei parcheggi dei centri commerciali), ora sono invece espressamente previsti dalla legge.

Il parcheggio gratuito e senza limiti di orario è un diritto di:

  • Donne in stato di gravidanza, che devono presentare un certificato medico che attesti la condizione.
  • Genitori con bambini di età inferiore a due anni, che devono esibire un documento d’identità del bambino.

Una scelta sicuramente dettata dalla necessità di agevolare i genitori in maniera più strutturata. In un paese in cui il tasso di natalità è in calo trovare nuove forme di agevolazione per le donne, riducendo i problemi di mobilità, può essere rappresentare un sostegno concreto verso l’abbattimento di forme di svantaggio sociale.

Le aree di sosta rosa sono realizzate nei pressi delle principali strutture di pubblica utilità come scuole, uffici pubblici o strutture sanitarie. Inoltre i parcheggi rosa sono riservati nelle zone di particolare interesse per i genitori quali parchi gioco o importanti snodi di scambio.

A volte le tante difficoltà rendono ardua la scelta di diventare madre, molte donne dopo il parto scelgono di abbandonare il mondo del lavoro, per tale motivo il Governo ha deciso di introdurre una forma di agevolazione che rappresenta un passo verso la reale parità di genere.

La riforma non prevede solo l’introduzione di specifiche aree di sosta ma la possibilità di richiedere un pass per la sosta gratuita, illimitata, in tutti gli stalli riservati.

Come si ottiene il pass rosa

Il Pass Rosa spetta a tutte le donne in stato di gravidanza e ai genitori con figli fino a 2 anni di età.

La richiesta deve essere effettuata presso il Comune di residenza, si possono utilizzare i servizi digitali oppure ci si può recare presso gli uffici competenti. In alternativa la domanda può essere presentata presso il Comando di Polizia Municipale o per via telematica allo sportello unico della Polizia Municipale. I tempi di lavorazione, in caso d’invio per posta elettronica del pass, della pratica sono di circa 5 giorni lavorativi.

Una volta scaricato il modello della domanda, si dovrà allegare:

  • la carta di circolazione del veicolo
  • copia della patente e del documento d’identità
  • Certificati medici. In caso di donna in stato di gravidanza si dovrà allegare un certificato medico con la data presunta del parto. Nel caso di bambini si dovrà allegare un’autocertificazione o il documento di identità del bambino.

Pass rosa: i vantaggi e le sanzioni

Il Pass Rosa garantisce agevolazioni alle donne in gravidanza e ai genitori di bambini piccoli, offrendo la possibilità di parcheggiare gratuitamente in alcune aree a pagamento o di sostare senza limiti di tempo nelle zone soggette a restrizioni, purché il pass sia esposto in modo visibile.

In molte città, sono previsti anche parcheggi dedicati vicino a strutture come ospedali, consultori e supermercati, segnalati in modo chiaro per riservare questi spazi a chi ne ha effettivamente diritto.

L’utilizzo scorretto degli stalli rosa comporta multe piuttosto salate. Parcheggiare in questi spazi senza il pass può costare tra gli 87 e i 344 euro. Anche chi dispone del pass ma non rispetta le regole d’uso, ad esempio se non è presente una donna incinta o un bambino piccolo in auto, può essere soggetto a una sanzione, che va dai 42 ai 173 euro.

È inoltre importante ricordare che il pass è valido solo nel Comune che lo ha rilasciato, a meno che non si tratti di aree private, come i parcheggi dei supermercati.

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