È arrivata la bella stagione e con essa la voglia di passeggiare e di passare qualche ora all’aria aperta, se il tempo concede un po’ di clemenza.
Respirare aria buona e fare un po’ di attività è fondamentale per tutti, tanto più per i bambini che hanno bisogno di attività positive in mezzo alla natura, anche per staccare dalla routine di tutti i giorni che colpisce anche loro.
Una delle mete preferite dagli italiani, per la bellezza dei paesaggi e la salubrità dell’aria è la montagna. Prati verdi sconfinati, cime innevate in lontananza, alti alberi e un’atmosfera da fiaba. Ecco dunque alcuni consigli per vivere al meglio una gita in montagna con i bambini.
L’altitudine e il percorso
La montagna è un luogo stupendo, ma non tutte le altitudini possono essere vissute al meglio, soprattutto se si tratta di bambini davvero molto piccoli.
L’ideale è fare attenzione all’altitudine e organizzare gite in luoghi situati non troppo in alto. Più in alto si va più l’aria si fa rarefatta, con meno concentrazione di ossigeno, e diminuisce la pressione. Se il bambino soffre di problemi respiratori è necessario fare ancora più attenzione. In condizioni normali è comunque importante evitare sbalzi veloci di altitudine, fare in modo che il corpo del bambino si adegui gradualmente all’ambiente.
Sarebbe inoltre consigliabile non salire sopra certi limiti, che sono di circa 1200 metri durante il primo anno di vita e poi può restare entro i 2500.
Per quanto riguarda la durata del percorso, è bene scegliere passeggiate di poca durata con bambini piccoli e aumentare gradualmente la lunghezza e la difficoltà dopo i sette anni circa.
L’età giusta
Non esiste una vera e propria età adatta a portare i bambini in montagna, solo consigli indicativi per non correre rischi e vivere un’esperienza positiva.
Sotto ai 1500 metri di altitudine è possibile portare anche i neonati, mentre per cominciare a fare qualche camminata in automomia si consiglia di accompagnare bambini di almeno tre anni, in grado di sostenere autonomamente un piccolo percorso.
Gli accessori
Come spesso accade, andare in giro con un bambino comporta l’utilizzo di molti accessori per il suo benessere e la sua comodità. Una cosa fondamentale quando si va a fare una passeggiata in montagna è avere uno marsupio ergonomico, per poter trasportare il piccolo sulla schiena o sul petto quando si sente troppo stanco per proseguire. In caso di percorsi un po’ più lunghi accadrà sicuramente.
È inoltre buona norma vestire i bambini adeguatamente, a strati per far fronte alla differenza di temperatura nel passaggio da un’altitudine all’altro. Indispensabile anche la crema solare contro il sole della montagna, che scotta più di quanto si pensi, ed eventuali repellenti contro gli insetti, anche se le zanzare in montagna non sono frequenti.
È fondamentale utilizzare scarpe comode, scarponcini o scarpe da trekking oppure, per i percorsi più agevoli, delle buone scarpe da ginnastica. Meglio portare con sé anche ombrelli o impermeabili in caso di pioggia.
Per quanto riguarda il cibo, è preferibile l’acqua naturale a quella frizzante ed è consigliabile evitare completamente le bevande gassate e zuccherate, che non dissetano. Da mangiare vanno bene barrette proteiche, alimenti leggeri e cose comode da estrarre dallo zainetto in caso di necessità. Non serve molto di più, dato che in montagna sono molti i rifugi con ristorante.
Qualche itinerario
Dopo aver chiarito il modo migliore per vivere la montagna con i piccoli, è utile fornire qualche meta interessante adatta anche ai bambini.
In Lombardia sono bellissimi il Sentiero Spirito del bosco e il percorso che porta al rifugio Gerli Porro, rispettivamente a Como e a Sondrio.
In Piemonte si consiglia di visitare il Lago delle Streghe e il Lago Devero, e di arrivare al Rifugio Valasco, mentre in Abruzzo è imperdibile il castello detto della Signora dei falchi.
La Liguria offre i bellissimi forti di Genova, mentre il Lazio non è da meno con la montagna di Roma, poco impegnativa ma molto suggestiva.
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