Due degli emblemi della tenerissima età, il biberon e passeggino, facilitano la vita di genitori e bebè; col passare dei mesi, tuttavia, per il loro bene, andrebbero messi in soffitta.
Ma qual’è il momento giusto per dare una piccola, ma significativa svolta alla crescita dei nostri figli?
Come ben sappiamo, quando si parla di bambini non esistono delle date universalmente condivise, ognuno ha i suoi tempi e, in questi anni, ce ne saremo sicuramente accorte. Tuttavia, consigliano i pediatri, l’età in cui passeggino e biberon vengano messi da parte è attorno ai due anni.
In quest’età, infatti, tutti i bambini hanno acquisito una certa praticità con la mobilità sulle proprie gambe e l’essere trasportati in un passeggino ne favorirebbe il sovrappeso. Non si tratta, comunque, solo di una questione fisica, ma anche della conquista della propria autonomia: camminare potrà essere faticoso, ma è un momento indispensabile per far progredire il bambino nella concezione di se’.
Quanto al biberon, le limitazioni sono legate a due aspetti principalmente: da una parte, dopo i 24 mesi, l’utilizzo del biberon potrebbe compromettere l’evoluzione e lo sviluppo del cavo orale; dall’altra spesso diviene un mezzo per bere bevande gassate, the o altre sostanze zuccherate. Per questo, avvertono gli esperti, il biberon dovrebbe lasciare il passo alle normali tazze o bicchieri, facendo leva sul suo essere diventato grande e, quindi, perfetto per l’utilizzo del bicchiere come mamma e papà.
Naturalmente, l’eliminazione di questi due oggetti dovrà avvenire in maniera graduale, magari iniziando a spiegare al bambino del perchè è ora di dire basta e attendere qualche tempo. Il bambino maturerà l’idea proposta e, dopo un po’ sarà lui stesso a chiedere di fare a meno di passeggino e biberon.
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