La plastica è uno di quei materiali che ha cambiato la vita e la mentalità della società, per la sua comodità e per la sua durevolezza, facendo ben presto breccia nei cuori dei consumatori.
Purtroppo, per via del suo impatto sull’ambiente, ma anche sulla salute umana, dovremmo incominciare a bandirlo dalle nostre case e soprattutto dalle nostre tavole.
Infatti la plastica tende a rilasciare i propri componenti ai cibi che ne entrano in contatto e in particolare, a quelli eccessivamente grassi e in presenza di calore.
Il problema riguarda sia gli alimenti cucinati da noi e destinati alla conservazione casalinga, utilizzando le pratiche confezioni porta cibi, che quelli impiegati per conservare i piatti pronti che, una volta riscaldati in microonde, potrebbero rilasciare sostanze come il benzene, di natura cancerogena.
Quindi, se teniamo alla salute nostra e a quella dei nostri bambini, alcuni piccoli accorgimenti possono aiutarci ad evitare di assumere alimenti entrati in contatto con la plastica: compriamo confezioni porta alimenti, stoviglie e bicchieri in vetro, consumiamo olio contenuto in bottiglie di vetro e non in plastica, preferiamo mestoli di legno.
Non lasciamoci convincere da alcune certificazioni, come quella del BPAFree, che secondo alcuni studi non garantirebbe l’immunità da altri tipi di sostanze tossiche rilasciate.
Non si tratta, in definitiva, di stravolgere le nostre abitudini, ma semplicemente di adottare alcuni piccoli gesti che ci consentano di evitare chissà quali danni alla nostra salute: il nodo centrale della questione, infatti, sarebbe la mancanza di certezze sugli effetti che queste sostanze possano provocare sull’organismo umano.
Un motivo più che valido non solo per allarmarci, ma soprattutto per prevenire dannose conseguenze sulla nostra salute.
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