Anche in Italia, a Castalefranco Veneto, è possibile trovare un’azienda virtuosa nel campo del welfare aziendale : la Wear Me, che produce articoli di puericultura, premaman e babywearing, permette alle proprie lavoratrici di portare i bimbi sul posto di lavoro, al fine di conciliare al meglio la vita privata con quella lavorativa
Come nasce l’idea di portare bimbi a lavoro?
Quest’idea apparentemente semplice, ma di certo rivoluzionaria per gli attuali standard del welfare nelle aziende italiane, nasce dall’esperienza di Virginia Scirè, imprenditrice e CEO della Wear Me.
La stessa Virginia parte da un’esperienza personale, perché oltre a essere la fondatrice della propria azienda, è innanzitutto una madre, con un passato da dipendente presso altre aziende ma senza aver avuto la possibilità di conciliare i tempi lavorativi con le esigenze di una famiglia appena creata.
Dover scegliere se rinunciare all’una o all’altra parte della sua vita, ha spinto l’imprenditrice originaria di Ferrara ad adottare una politica del tutto differente per le proprie lavoratrici, consentendo loro di non dover scegliere tra famiglia e crescita professionale.
Non solo bimbi a lavoro ma anche flessibilità
Le innovative politiche aziendali di Virginia Scirè non si esauriscono con l’accoglienza dei bimbi sul posto di lavoro, ma si attuano anche attraverso una notevole flessibilità degli orari e delle modalità di lavoro, raccogliendo di fatto uno dei pochi lasciti positivi della pandemia da Covid-19.
Presso la Wear Me, infatti, la giornata di lavoro finisce alle 16, per poter tornare a casa e occuparsi della famiglia o di impegni personali, ma senza tralasciare comunque neanche gli impegni professionali grazie all’opportunità di continuare a lavorare in smartworking.
Insomma, una vera piccola rivoluzione per l’alternanza lavoro/famiglia.
Il video della settimana