La crescita dei bambini oggi è costantemente monitorata da genitori sempre più attenti e consapevoli e da pediatri preparati e partecipi fin dai primi mesi di vita del bimbo.
Per tali motivi la comparsa di una deformità della colonna vertebrale, come la scoliosi o il dorso curvo detto cifosi, difficilmente passa inosservata nell’età adolescenziale.
Che cosa sono la scoliosi e la cifosi
La scoliosi consiste in una rotazione e conseguente deformazione di alcuni corpi vertebrali lungo l’asse longitudinale della colonna dorsale e\o lombare, mentre il dorso curvo è una accentuata curvatura in avanti della colonna stessa nel tratto dorsale.
Non si conosce a pieno la causa di queste patologie, ma studi recenti hanno attribuito la comparsa di tali alterazioni strutturali anche ad una componente genetica multifattoriale.
Diverso è invece il cosiddetto atteggiamento scoliotico che non implica una deformità strutturata della colonna vertebrale, ma un semplice vizio di postura. Certamente un corretto atteggiamento posturale è alla base di una crescita armoniosa del bambino, soprattutto in quella delicata fase dello sviluppo che è l’adolescenza e aiuta a prevenire l’eventuale insorgenza di tali patologie.
Coinvolgere la famiglia nella prevenzione è fondamentale
La prevenzione resta l’arma vincente per evitare la maggior parte delle malattie. Nel caso della scoliosi la famiglia ed in particolare i genitori possono fornire un aiuto essenziale ai propri figli.
Innanzitutto occorre educare i bambini a stare correttamente seduti sia a tavola, sia durante lo svolgimento dei compiti a casa oppure durante le attività ricreative come guardare la televisione o giocare ai videogames.
Inoltre se questa educazione alla postura inizia in tenera età, i ragazzi non la avvertiranno come un obbligo, bensì la riterranno un atteggiamento naturale.
Anche il resto della famiglia può dimostrare con l’esempio come sia semplice mantenere la schiena dritta ed evitare sedute scomposte e viziate.
Il ruolo della scuola per educare ad una postura corretta
La scuola deve avere parte attiva in questo processo educativo e l’insegnante deve assicurarsi che ogni bambino arrivi con facilità al banco e che stia seduto in maniera consona.
Il materiale scolastico dovrebbe essere lasciato a scuola, in modo da avere zaini più leggeri che non costringano i ragazzi a sopportare un carico maggiore del 12%-13% rispetto al loro peso.
Inoltre sarebbe auspicabile che la scuola si facesse carico di promuovere incontri divulgativi per i familiari degli alunni: esperti del settore potrebbero illustrare in maniera semplice e coinvolgente come essere parte attiva nella crescita psicofisica dei bambini.
L’attività sportiva favorisce uno sviluppo armonico del corpo
Fin dall’infanzia i bambini dovrebbe essere avviati all’attività motoria, sia pure sotto forma di gioco, in modo da prevenire l’obesità e favorire una crescita armonica dell’apparato osteomuscolare.
Una disciplina sportiva consona alle inclinazioni dei ragazzi non solo favorisce lo sviluppo della muscolatura della schiena e corregge le posture viziate, ma li aiuta a socializzare e a sentirsi parte attiva di un gruppo.
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