L’Italia non è un paese per giovani, stando alle ultime indagini, ma soprattutto non è un paese per diventare genitori. I dati parlano di un paese in cui il tasso di natalità sta preoccupantemente scendendo sempre di più, a causa della disoccupazione, del precariato e delle difficoltà economiche di crescere un figlio. Le coppie si sposano sempre più tardi e risulta problematico affrontare una gravidanza.
L’amara rinuncia di Bruna e Valerio
La storia di Bruna e Valerio fotografa perfettamente la crisi della natalità in Italia.
Lei è siciliana, con un lavoro da 1.200 euro in una piccola società. Lui guadagna 1.300 euro e lavora come programmatore all’Istat. Hanno un affitto da 850 euro al mese a Roma, le famiglie sono lontane, e nonostante abbiano buoni stipendi hanno rinunciato ad avere bambini.
Lo spettro della precarietà
Entrambi sono precari, e dovrebbero mettere il bimbo in un asilo nido privato, poiché paradossalmente sono troppo ricchi per metterlo in un asilo nido pubblico.
Dovrebbero poi pagare una baby sitter, e Bruna teme di perdere il lavoro dopo la maternità nonostante le leggi a tutela delle neomamme. Una storia triste e sconfortante, nella quale purtroppo si rivedono tante coppie italiane che devono rinunciare al sogno di avere un figlio.
Il video della settimana
Cmq in italia é così.
Ma se dovete fare degli esempi non prendete 2 che arrivano a 2500 euro al mese. ….è dura crescere i figli è vero….ma è dura rinunciare anche a tutti i comfort. …
Questi sono precari. Oggi c’e’ il lavoro, domani no.
Certo son precari dunque incerti sul lavoro ma basta fare gruzzolo prima giusto x un po di sicurezza
Complimenti Renzi
Io penso se c e amore ce tutto e questo che hanno bisogno i figli e una cosa principale poi il resto con qualche sacrificio si risolve e forse fanno anche bene chi a piu figli perche i figli sono felita e basta un sorriso e il problema sembra piu facile da risolvere pensiamo a chi le desidera e non li puo avere anche se farebbero sacrifici per crescerli
Anche io la penso proprio cosi. Considero ciò ridicolo.
Vero anche io ci sono persone che stanno bene ma poi non le danno amore che senzo ha
In ogni epoca i genitori fanno i sacrifici per i figli.
Purtroppo sono sacrifici…ma i figli sono la vita
Sartori Elena è brutto nel 2016 dover fare dei sacrifici per avere 1 figlio.. è questo purtroppo succede solo in italia
Purtroppo è x fortuna ,c’è chi sta peggio ,qua viviamo e cmq da quando è mondo si fanno sacrifici x i figli e nn solo a livello economico.
Ma x piacere,io e il mio compagno 1100 a testa di stipendio affitto di 500 una volta fatto l’isee si rientra x l’asilo e nn solo anche qualche bonus poi x il lavoro beh la i datori sono tremendi e cmq fino all’anno d’età del bimbo nn possono licenziare,insomma sin scuse se si vuole una famiglia basta fare sacrifici e noi cerchiamo di nn farci mancare niente e abbiamo una bimba di 7 mesi
Il fatto è che non si dovrebbero mettere al mondo degli innocenti per costringerli ad una vita di sacrificio!
Io leggo di gente che con un solo stipendio mette al mondo 3 o più figli..quella è pazzia!
I sacrifici li devono fare mamma e papà nn i figli e onestamente questa coppia nn è così messa male
Sartori Elena forse da fuori non sembrano messi così male..poi le spese che affrontano le sanno loro. ogni storia è a sé
Morena Vicidomini purtroppo la gente ama campare sulla pelle degli altri a forza di sussidi e della vita miserabile che faranno i loro figli se ne frega!
Io nn ho mai chiesto sussidi e nn faccio una vita miserabile anzi mi permetto pure d’andare in ferie tutti gli anni e una volta al mese si va fuori a cena e a mia figlia nn faccio mancare niente.
Sartori Elena io parlo di questa gente che fa figli come conigli senza lavorare
C’e’ questa donna di Messina che ha 34 anni e ha avuto l’undicesimo figlio. Lavora solo il marito. Secondo te come campano?
11 sono tantissimi sopratutto con gli anni che corrono ma a nn metterne al mondo nemmeno uno xche a dir loro nn ce la fanno (e dopo aver letto l’articolo e fatto 2 conti è impossibile)mi sembrano ben altre le cause che li hanno portati a questa decisione,tutto qua.
Purtroppo tanti preferiscono nn farsi mancare niente di niente ma poi piangono che nn arrivano(niente cellulare da 800 €,niente unghie finte ogni 15 giorni,borsa da 100,x prendere il pane nn serve andare in macchina e di esempi ne ho a caterbe)insomma questi sono i sacrifici mica chissà che!
D’accordissimo!