Sembrerebbe di sì: da diversi anni a questa parte un progetto condotto in Germania, negli 11 centri del “Dunkelfeld Prevention Project”, dice che è possibile bloccare in tempo un potenziale pedofilo dal commettere abusi sui minori, evitando che incorra nel reato di pedofilia.
Per capire come funziona il programma dobbiamo per prima cosa distinguere il pedofilo (cioè l’adulto che ha un’attrazione fisica verso un bambino) dal molestatore (cioè colui che, oltre a fantasticare, arriva a compiere abusi e violenze fisiche sui bambini). Il programma si concentra sui pedofili (quindi, a chi subisce l’attrazione senza aver ancora messo a punto nessuna azione) e li aiuta a tenere a bada queste pulsioni: secondo gli esperti, i pedofili in questo senso sono davvero dappertutto e, soprattutto, sono persone insospettabili che vivono la loro attrazione segretamente, senza parlarne con nessuno.
Il programma condotto nei centri si rivolge, quindi, ai pedofili c.d. virtuosi (cioè che non hanno mai commesso violenza) che arrivano a comprendere la perversione dei loro istinti e, allo stesso tempo, desiderano curarsi di modo da non perdere il controllo ed evitare così di diventare dei molestatori.
Tramite incontri settimanali per un anno, i pedofili imparano a gestire le situazioni che possono presentarsi nella vita quotidiana e a comprendere la dannosità delle proprie eventuali azioni.
I centri sono finanziati con denaro pubblico; in 10 anni di attività, oltre 5000 uomini si sono messi in contatto con le strutture e quasi 500 persone hanno concluso la terapia, tutte con successo; tuttavia, i centri non sono stati scevri di polemiche, soprattutto per il segreto professionale che i medici devono garantire a chi confessa di aver abusato di bambini.
È quest’ultimo punto, infatti, il più controverso di queste strutture: da una parte, con il segreto professionale i molestatori si sentono liberi di confessare e intraprendere un percorso di recupero, evitando di ripetere il reato e, quindi, di abusare di altri bambini. Dall’altra, rimangono impuniti per i reati già commessi e le vittime restano senza ingiustizia.
Il video della settimana