La sesta malattia è una malattia esantematica, ovvero che si manifesta con la comparsa di un esantema (arrossamento cutaneo), e colpisce soprattutto i bambini dai 6 mesi ai due anni circa.
Si tratta di una patologia molto contagiosa che si trasmette per via aerea. Una volta contratta, tuttavia, se ne diventa immuni.
Cos’è la sesta malattia e come si prende?
La sesta malattia, così denominata in quanto cronologicamente è stata la sesta ad essere identificata come malattia esantematica, è una patologia di natura virale (provocata dall’Herpes virus 6B o più raramente il tipo l’herpes virus di tipo 7) che colpisce perlopiù i bambini di età compresa tra i sei mesi e i due anni e che si manifesta tendenzialmente in autunno e in primavera. Ha un periodo di incubazione di circa 5-15 giorni.
La sesta malattia si trasmette tramite il contatto con saliva, muco o altri fluidi associati alle vie respiratorie. In alcune situazioni, anche uno starnuto o un colpo di tosse possono facilitare l’entrata del virus nei canali respiratori, innescando il processo di contagio.
Sintomi della sesta malattia
La sesta malattia, denominata anche esantema critico o roseola infantum, provoca febbre piuttosto alta (talora al di sopra dei 39,5° C), difficoltà alle vie respiratorie superiori, inappetenza, irritabilità e gonfiore al livello dei linfonodi. Dopo il picco di febbre cominciano a manifestarsi i tipici arrossamenti cutanei (che solo in alcuni casi possono essere pruriginosi), caratterizzati da piccoli puntini rosati destinati a scomparire nell’arco di 48 ore.
Fase iniziale (pre-esantemica):
- Febbre alta (39°-40°C)
- Mal di gola, tosse, naso che cola o congestione
- Irritabilità e stanchezza
- Linfoadenopatia diffusa (in alcuni casi)
Fase successiva (esantemica):
- Eruzione cutanea di macule e papule rossastre
- Arrossamento della gola
- Iperemia delle congiuntive (occhi arrossati)
- Linfoadenopatia cervicale ed auricolare posteriore
- Malessere generale
L’esantema della sesta malattia è molto simile a quello che si manifesta con il morbillo. Esso si localizza in un primo momento sul torace e sul dorso e, in seguito, si manifesta anche sul collo e sul viso. Nell’ultima fase della malattia, mentre le macchie gradualmente sbiadiscono, il piccolo paziente può essere soggetto a lievi dolori muscolari.
In certe situazioni, è possibile che un bambino contragga il virus senza manifestare mai l’eruzione cutanea. In casi meno frequenti, l’eruzione può presentarsi anche senza che sia preceduta dalla febbre.
Come curare la sesta malattia
La sesta malattia è una malattia cosiddetta autolimitante, ovvero passa da sola. Il trattamento è mirato a alleviare i sintomi e include mantenere una corretta idratazione, garantire riposo adeguato e, se necessario, utilizzare antipiretici per ridurre la febbre. Per abbassare la temperatura corporea, si raccomanda di applicare impacchi freddi sulla fronte del bambino affetto. Non è richiesto un trattamento specifico per l’eruzione cutanea, visto che questa non provoca prurito o dolore e tende a risolversi da sé.
Qualora la febbre sia piuttosto alta è bene somministrate al bambino degli appositi antipiretici (come, ad esempio, il paracetamolo). Si consiglia, inoltre:
- di far assumere al piccolo molti liquidi (acqua, succhi di frutta, tisane, ecc.), al fine di minimizzare il rischio di disidratazione
- di tenerlo a riposo.
Ad ogni modo è sempre opportuno rivolgersi al proprio pediatra di fiducia.
Il video della settimana