Seguire uno stile di vita sostenibile e biologico impone alla coscienza di tutte noi di utilizzare solo determinati tipi di prodotti.
Oltre all’attenzione per gli alimenti, che non contengono sostanze dannose per il nostro corpo od ottenuti con coltivazioni che rispettino la dignità degli animali, un occhio di riguardo lo dobbiamo anche per i prodotti non alimentari.
Se le lozioni e i detergenti per la casa presenti sugli scaffali non sono tutti uguali per la nostra salute e per l’ambiente, ancora meno lo sono per il mondo animale.
Lo scorso marzo è scaduto il termine che consentiva la commercializzazione di prodotti che contenessero ingredienti sperimentati sugli animali. Una bella conquista, ottenuta dopo decenni di aspre lotte da parte delle associazioni di tutela degli animali, che ci garantisce che i prodotti cosmetici in vendita in Europa non hanno alle loro spalle alcun tipo di sperimentazione animale, in nessun angolo del mondo.
Tuttavia, è una vittoria che lascia ancora tanti tratti di ombra: infatti, la limitazione è valida solo per gli ingredienti destinati ai cosmetici, mentre per i componenti di detersivi e prodotti della casa non sono ancora in vigore limitazioni stringenti di modo che non sia poi così remota la possibilità che un ingrediente venga testato all’interno del settore detersivi e poi impiegato anche nella produzione di cosmetici.
Dunque, che fare? Un primo e assolutamente importante passo è l’acquisto di prodotti che abbiano ricevuto il marchio cruelty-free, cioè certificati secondo i rigidi standard di una società indipendente, come ICEA o Naturewatch. I prodotti così marchiati sono sicuramente realizzati senza l’impiego di ingredienti sperimentati su animali e non vengono testati su animali una volta finiti.
Solo così saremo sicure che crudeltà e spietatezza saranno risparmiate ai nostri piccoli e indifesi amici animali.
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