Prozac per migliorare il cervello dei bambini con Sindrome di Down: tutto il mondo discute della scoperta di un gruppo di ricercatori italiani pubblicata su Brain nel 2014.
Ma cosa può fare questo medicinale molto chiacchierato per loro?
Nella Sindrome di Down il problema principale è una produzione di neuroni molto ridotta, situazione già evidente durante lo sviluppo fetale, e il fatto che i neuroni si sviluppano in maniera errata.
Non solo: un c’è anche un difetto nel neurotrasmettitore serotonina, che è importantissimo per la maturazione cerebrale e la neurogenesi.
Nel Prozac è presente un principio attivo chiamato fluoxetina, che impedisce alla serotonina di essere dispersa e la mantiene nel cervello: ed è proprio questo principio attivo che potrebbe dare il massimo dell’effetto.
Effetto Prozac: aumenterebbero i neuroni e migliorano le capacità cognitive
Sono già state fatte sperimentazioni animali e nello specifico sui topi: e in loro l’effetto sperato c’è stato. I neuroni sono aumentati e le capacità cognitive sono migliorate. Ancora però non è semplice capire se lo stesso effetto capiterà anche sull’uomo.
Proprio in questo periodo infatti stanno partendo le prime sperimentazioni sull’uomo: sia negli Stati Uniti che in Italia, anche se con metodologie completamente diverse.
Infatti in America il principio attivo del Prozac verrà somministrato a 21 donne incinte a cui è stato detto che il bambino è affetto da Trisomia 21. In contemporanea il farmaco viene somministrato anche a 200 bambini, ma non ci sono ancora risultati resi noti.
Anche in Italia, come già detto, si sta avviando la sperimentazione, su bambini di 5 e 10 anni: ma la dose somministrata a quanto sembra è molto alta, e questo suscita qualche dubbio.
Sarà davvero possibile migliorare l’autonomia dei ragazzi nati con Sindrome di Down? Restiamo in attesa di scoprire quello che ci dirà la scienza.
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