Istruzioni per genitori: quando e come parlare di pubertà ai figli.
Arriva il momento in cui ogni genitore si trova costretto ad affrontare il tema della pubertà con il proprio figlio.
Si tratta di una grande occasione di scambio.
Adolescenti moderni: cosa è cambiato rispetto a prima?
La prima cosa che i genitori sanno molto bene, è che l’adolescenza vissuta da loro non è come quella vissuta oggi dai loro figli.
Il mondo viaggia sul web, e l’informazione anche, e così spesso i ragazzini cercano le informazioni necessarie sui social network, anziché confrontarsi con i loro coetanei o con i propri genitori.
Questa è una tendenza inevitabile e vietare l’uso della rete non si rivela la strategia migliore.
Molto meglio è cogliere l’occasione e iniziare a parlare di pubertà in maniera semplice ma onesta.
La prima regola è che non c’è un momento giusto. Difficilmente sarà il figlio a chiedere un colloquio, ed è inutile quindi pressarlo con domande.
Le strategie più efficaci per parlare di pubertà ai figli
Se non si è mai avuto un dialogo aperto con i propri figli sarà difficile recuperare all’improvviso.
Tuttavia è bene che prima dell’avvento della pubertà, lui o lei sappia già cosa succederà in questa fase delicata, e quindi sarebbe bene cominciare ad affrontare l’argomento intorno agli 8-9 anni per le ragazze e i 10 per i ragazzi.
Non parlarne potrebbe dare ai ragazzi un segnale sbagliato, e cioè che si tratta di qualcosa di nascosto.
La conversazione non dovrebbe avvenire in un contesto troppo serio, meglio approfittare di una sera fuori per introdurre l’argomento.
Fondamentale è spiegare al ragazzo che esistono dei limiti che gli altri non dovranno mai superare.
Si tratta delle ‘regole sul contatto‘. Si deve insegnare che il proprio corpo è solo di sua proprietà e che ci sono zone off limits.
Ciò che conta è insegnare che il corpo cambia, e questo è del tutto normale e sano.
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