Giocare è la prima cosa che fa il bambino. È una palestra per la pratica delle nuove abilità, è intrinsecamente piacevole e motivante; inoltre rappresenta il modo attraverso cui il bambino ottiene input sensoriali, consolida le competenze acquisite e ne impara di nuove.
Per questi motivi appare fondamentale favorirlo, fornendo gli stimoli giusti in base all’età. Di seguito ho elaborato una breve guida per aiutarvi ad orientarvi meglio.
Fase 0-3 mesi
La nascita rappresenta una fase di passaggio molto delicata per il bambino perché porta con sé numerose novità: l’ambiente in cui il piccolo viene a trovarsi è, infatti, completamente diverso da quello che l’ha ospitato per nove mesi!
Pertanto, i primi mesi sono necessari al neonato per adattarsi al cambiamento e raggiungere così una propria fase di equilibrio.
Nel primo trimestre il bambino impara a regolare il sistema neurovegetativo di base (la respirazione, la circolazione, la termoregolazione e le funzioni viscerali), matura le competenze attentive-interattive e riorganizza la motricità.
In questo periodo il “gioco” principale è la relazione con l’adulto: massaggi, contatto fisico, la voce dei genitori, canzoncine… a livello di giocattoli sono preferibili oggetti a forte contrasto visivo (bianco e nero, giallo e blu, rosso e bianco) e di materiale soffice.
Fase 4-6 mesi
In questa fase pertanto migliorano le capacità relazionali ed attentive (visive ed uditive), si acquisiscono nuove competenze motorie (posizioni antigravitarie e passaggi posturali) e si sviluppa la motricità fine (coordinazione occhio-mano-oggetto-bocca).
Si consiglia di proporre giochi adatti ad essere afferrati e portati alla bocca come sonagli, animali di plastica da far suonare, peluches, libri di stoffa, l’anello dentizione, la palla di stoffa, la palestrina…
Bisogna ricordarsi di presentare un gioco alla volta in modo che il bambino possa esplorarlo per intero senza esser distratto da ulteriori stimoli.
Fase 7-9 mesi
In questa fase il bambino è pronto per esplorare autonomamente lo spazio attraverso il movimento; infatti, vengono maturate importanti competenze motorie: l’acquisizione della posizione seduta autonoma, i passaggi da una posizione all’altra e gli spostamenti orizzontali.
Il bambino, inoltre, migliora le abilità di manipolazione e motricità fine arricchendo così gli apprendimenti sensoriali e cognitivi.
Si consigliano giochi adatti ad essere afferrati e manipolati, ad esempio le prime attività di travaso, i cubetti da impilare, gli oggetti di uso comune come bottiglie o contenitori vuoti, stoffe, giochi causa-effetto… Ricordando sempre di tirare fuori un solo gioco alla volta per consentire al bambino di soffermarvisi con attenzione.
Si suggerisce inoltre di giocare a tappeto così da consentire al piccolo di sperimentare il movimento.
Fase 10-12 mesi
Ora il bambino è in grado di muoversi da solo a terra. In questa fase si assiste ad un incremento delle abilità motorie: il bambino impara ad alzarsi in piedi sostenendosi ad oggetti stabili, inizia il cammino latero-laterale in presenza di un appoggio e, successivamente, il cammino autonomo.
Proprio per questi motivi deve essere rivolta un’attenzione particolare alla sicurezza dell’ambiente in cui il bambino si trova (es. prese elettriche, fili, fornelli, soprammobili, oggetti non stabili etc…).
Inoltre migliorano le modalità di gioco, l’esplorazione degli oggetti e la comunicazione.
Si consiglia di proporre giochi con diverse caratteristiche e adatti ad esser manipolati, come giochi sonori, incastri tridimensionali semplici, attività di travaso, materiali di diversa consistenza (bottiglie, tessuti, oggetti di uso quotidiano…), oggetti in movimento (es. palla, macchinina), giochi causa-effetto etc… Evitare invece l’uso del girello che fornisce una scorretta percezione dell’equilibrio, del proprio peso e dello spazio.
Il video della settimana