Mentre osserviamo nostro figlio di pochi anni giocare e correre, ci accorgiamo di qualcosa che non va: magari cade spesso, oppure mette i piedini in una posizione scorretta. Che cosa fare allora?Facciamo una premessa: sono davvero tanti i bambini che soffrono, nei primi anni di vita, dei cosiddetti difetti di deambulazione. Nella maggior parte dei casi essi sono fisiologici e sono destinati a risolversi con il passare del tempo. È comunque importante, se abbiamo dubbi, sottoporli ad una visita ortopedica.
Ma quali soni i più classici difetti di deambulazione?
- Deambulazione in extrarotazione (con piede in fuori): si tratta di una condizione piuttosto rara, frequente soprattutto nei bambini ipotonici o obesi. Può essere causata da miastenia, piede piatto e valgo o lussazione congenita dell’anca.
- Deambulazione in intrarotazio (con i piedi in dentro): è il difetto più comune e può essere causato da antiversione del collo del femore. Essa si va a correggere spontaneamente entro i 9 anni. Se il difetto persiste, intorno ai 12 anni si potrà intervenire chirurgicamente. Può essere inoltre causata dal piede equino, che è congenito, e che va sempre trattato chirurgicamente, o dal metatarso varo, cioè da ossa del piede deviate che vanno corrette prima con le calzature adatte e poi se serve con l’intervento chirurgico.
- Deambulazione sulla punta dei piedi: è una tipologia di camminata che interessa in genere i bambini nati pretermine, e che scompare di solito entro i 2 anni.
- Ritardo nella deambulazione: in genere i bambini iniziano a camminare tra i 12 e i 15 mesi, ma fino ad un anno e mezzo l’insicurezza è ancora normale. Quindi se un bimbo cade spesso, rientra tutto nella normalità. Se però passato questo tempo il bimbo non accenna ancora a camminare, è il caso di parlarne con il pediatra per scoprire a cosa può essere dovuto questo ritardo.
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