Eccolo, finalmente abbiamo il nostro miracolo a casa, è bellissimo e noi siamo piene di dubbi su come come comportarci e su ciò che è giusto e cosa invece è sbagliato, soprattutto riguardo alla sua nanna: dormirà abbastanza? Avrà bisogno di dormire di più o di meno? Esistono dei metodi per farlo addormentare o per farlo abituare al ritmo sonno/veglia? Ecco una piccola guida sulla nanna del nostro piccolo.
Ricarichiamo le pile
Innanzitutto è bene sapere che ogni neonato ha il suo fabbisogno di sonno, e sebbene esistano delle indicazioni circa le ore consigliate, che oscillano tra le 16/18 in un neonato e vanno a scendere fino a 14/16 ore dopo qualche settimana dalla nascita, ogni neonato si auto regola con i ritmi di sonno e veglia e l’esigenza propria di dormire.
È poi utile sapere che man mano che il piccolo cresce acquisisce la capacità di regolarsi e di distinguere il momento della nanna a quello del gioco, sicché se nei primi tre mesi si sveglia frequentemente perché ha l’esigenza di poppare o alimentarsi artificialmente, già a sei mesi è in grado di dormire quasi 12 ore di fila senza bisogno di mangiare, situazione che facilita l’abituarsi al ritmo sonno/veglia regolare.
Non dorme mai!
Il piccolo è ormai grandicello ma non dorme mai e noi pure, e la situazione ci sta stremando. Allora come fare? Createvi un rituale da rispettare rigorosamente tutte le sere, che faccia capire al piccolo che è l’ora della nanna e che sia un piacevole appuntamento anche per lui.
Questo può essere rappresentato da un bagnetto tiepido e rilassante, seguito da una favola o una ninna nanna, e un biberon di latte se il piccolo lo gradisce, che, con tante coccole di mamma e papà, lo accompagna dolcemente nel mondo dei sogni.
Perché è importante la nanna
Il momento del sonno è fondamentale nella vita di un bambino poiché è proprio in quei momenti che il piccolo cresce maggiormente ma non solo, durante la nanna infatti ha la possibilità di recuperare le energie consumate durante i momenti di veglia.
Ambiente sereno e tranquillo
Per aiutare il piccolo ad addormentarsi creiamo un‘ambiente silenzioso e tranquillo, con una luce soffusa e silenzio o procuriamoci delle registrazioni del battito cardiaco simili a quelle che il piccolo ascoltava nel pancione, evitiamo di coprirlo eccessivamente e facciamo in modo che la stanza abbia una temperatura confortevole.
Da evitare eccessive stimolazioni prima della nanna, come giochi, rumori troppo forti, luci forti e i sonnellini nel tardo pomeriggio o sera.
A partire dai 4 mesi si può proporre al piccolo un oggetto transizionale, che può essere un peluche o un lenzuolino con cui il piccolo si abitua a dormire.
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Luisa Meli
Valentina Norbiato