Secondo l’opinione scientifica, raccontare la leggenda di Babbo Natale ai bambini contribuisce a farli crescere meglio, in quanto, apporta una vasta gamma di benefici. Secondo la leggenda, infatti, esiste un anziano signore dalla barba bianca e con la pancia grossa che indossa un vestito natalizio rosso il quale, durante la notte di Natale, viaggia di casa in casa per portare i doni ai bambini. La maggior parte dei bambini occidentali e, anche coloro a cui non è stata tramandata questa credenza a causa del fatto che appartengono a una religione non cristiana, amano credere in questa magica storia. Quest’ultima, infatti, è come se diventasse quasi un fatto reale in quanto, durante le festività natalizie, tutti adorano addobbare le proprie case con simboli che ritraggono Babbo Natale e ciò viene alimentato anche mediante una vasta gamma di film, pubblicità, canzoni e cartoni animati.
Con la fase della crescita, già a partire dagli otto anni, i bambini fanno fatica a credere a questa storia perché cominciano ad avere dubbi sull’esistenza di Babbo Natale. Nonostante questa sia una dolorosa scoperta, essa non è affatto traumatizzante per i bambini, i quali iniziano a provare curiosità verso le altre cose del mondo e con il tempo sviluppano il proprio pensiero critico.
Ciascun bambino ha il diritto di credere nella storia di Babbo Natale in quanto questa magica credenza costituisce una fase importante nella loro fase di crescita. Per questo motivo, infatti, molti genitori amano fare i regali ai loro figli fingendo che essi siano stati posti sotto all’albero da Babbo Natale.
Secondo molti esperti, quindi, non c’è da preoccuparsi che i bambini possano odiare i propri genitori una volta scoperta la verità in quanto saranno abbastanza grandi e giudiziosi da comprendere che questa storia stupenda non poteva non essere raccontata.
Babbo Natale non esiste: le reazioni dei bambini
Diversamente da ciò che pensano i genitori, quando i bambini scoprono che in realtà l’uomo dalla barba bianca che porta i doni la notte di Natale non esiste non soffrono di questa scoperta e non iniziano un rapporto compromettente con i propri genitori. I bambini, infatti, si rendono conto che questa innocente bugia non ha nulla a che fare con gli insegnamenti che hanno ricevuto nel corso della loro crescita e capiscono che, delle volte, è necessario raccontare delle bugie a fin di bene. Inoltre, l’età in cui solitamente i bambini iniziano ad avere dubbi sull’esistenza di Babbo Natale coincide con quella in cui inizia a svilupparsi il loro pensiero critico su tutto ciò che li circonda.
La maggior parte dei genitori teme che, una volta scoperta la verità sull’esistenza di Babbo Natale, i propri figli possano iniziare a perdere la fiducia in loro. Per questo motivo, infatti, alcuni genitori, di fronte alle domande dei figli, rispondono in modo vago e scherzoso per lasciarli ancora credere in questa magia.
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