Bree Cox è una adolescente americana con la sindrome di Down con un sogno speciale, ballare. Bree è riuscita con grande impegno a superare le selezioni per entrare nel gruppo di ballo della scuola e l’emozione è stata talmente forte da farla piangere di gioia.
Entra nella squadra di ballo grazie al suo impegno
Bree Cox è una ragazza di 14 anni con la passione del ballo e vive con la sua famiglia in una grande casa a Murray, nello Utah. L’amore per la danza l’ha spinta a lavorare molto e a esercitarsi con l’aiuto delle sue due sorelle maggiori ballerine esperte. Bree ha imparato da loro i passi di danza più complessi e non si è risparmiata negli allenamenti, soprattutto nei giorni precedenti la competizione per migliorare il proprio stile. La ragazza non ha mai considerato la sindrome di Down da cui è affetta come un limite, ma semplicemente come un modo di essere speciale. La ragazza perciò ha partecipato con determinazione alle selezioni per la squadra di ballo e la giuria l’ha premiata. Bree adesso è nella squadra!
Bree, un’ispirazione per realizzare i propri sogni
Kecia Cox, la madre della piccola ballerina, ha una famiglia molto speciale, come si può leggere sul suo profilo Instagram : Blessed by Down syndrome (x3 😘) , Adoption, identical twins and lots of love and chaos 😜
I Cox hanno infatti una grande famiglia, con ben 7 figli, di cui due gemelle identiche e tre bimbi adottati. Una famiglia unita e piena di amore, come dice la mamma, pronta ad accompagnare la figlia Bree nella realizzazione del suo sogno. Bree infatti si è impegnata molto per entrare nel team di danza e alla fine i suoi sforzi vengono premiati. La vediamo raggiante di gioia mentre stringe la sua lettera di accettazione insieme alla sorella Kyra.
È solo più tardi al telefono con il papà che la ragazza scoppia in lacrime dalla gioia. Il video della telefonata fa emozionare il web e Kecia viene contattata dalla rivista americana People per un’intervista. La mamma racconta al giornalista la sua felicità, ma anche le sue preoccupazioni di madre. La donna infatti sa che i pregiudizi e i rifiuti possono limitare i sogni di sua figlia. La mamma inoltre condivide la vittoria della figlia con i molti genitori che supportano i bambini con la sindrome di down e spera che il risultato raggiunto da Bree possa rappresentare un’ispirazione per tutti.
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