Momento di massima felicità per la maggior parte delle donne, la gravidanza ha anche un risvolto a tratti spaventoso per molte altre.
Si tratta della depressione post parto, in inglese detta Baby Blues, una sindrome oscura che può avere conseguenze anche gravi e che colpisce, purtroppo, molte neo mamme.
Secondo una recente ricerca, infatti, oltre 80 mila donne ogni anno si ammalano di questa patologia, e dato ancora più sconcertante, solo 20 mila vengono concretamente aiutate ad uscire dal difficile momento.
60 mila donne, quindi, rimangono sole, con la loro malattia, senza supporti esterni e sostegni professionali ad hoc per superare la depressione e godere della bellezza della maternità.
Per affrontare di petto la problematica, nasce il progetto Rebecca Blues: un’iniziativa voluta da un dirigente psichiatra dell’ospedale San Camillo di Roma e membro direttivo di una omonima fondazione, Rebecca appunto.
Il progetto, dopo anni di studi sul tema, ha preso vita in un’applicazione mobile gratuita volta a creare un network di sensibilizzazione, formazione e salvataggio per tutte le mamme in difficoltà o per quelle che semplicemente si accingono al meraviglioso percorso della maternità.
Grazie all’app Rebecca Blues la paziente sarà sempre aggiornata ed informata, ed in costante contatto con il proprio medico, favorendo così uno scambio in tempo reale ed un corretto monitoraggio delle condizioni cliniche della donna, supportandola concretamente verso il superamento della delicatissima fase psicologica.
Un progetto che sta riscontrando un grande successo e che rappresenta un importante passo in avanti per il sostegno delle mamme, valorizzando la loro natura di donne, prima di tutto.
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