Dopo il Reddito di Cittadinanza, potrebbe venire istituito il Reddito di Maternità, una cifra di 1000 euro esentasse al mese da erogare alle mamme che scelgono di non lavorare fuori casa, rimanendo ad accudire a tempo pieno ai propri figli.
In che cosa consiste il Reddito di Maternità
Mirko De Carli, coordinatore nazionale del Popolo della Famiglia, ha portato avanti una proposta di legge nata dall’iniziativa popolare consistente nell’erogazione di 1000 euro mensili esentasse alle donne che scelgono la professione di mamma a tempo pieno.
Tale iniziativa, illustrata a Cagliari dopo la raccolta di quasi 50mila firme relative a tale ipotesi, è nata dalla constatazione che le mamme lavoratrici si trovano spesso a dover gestire notevoli problematiche inerenti alla gestione del proprio figlio.
Le soluzioni sono rappresentate dall’asilo nido pubblico, non sempre realizzabile anche per motivi fiscali dato che i posti sono pochi e riservati alle famiglie con basso reddito; dalle strutture private, solitamente piuttosto costose; da parenti, quando disponibili oppure da baby-sitter, sempre a pagamento.
Il fatto che una mamma, se lo desidera, possa dedicarsi tranquillamente al suo bambino è una soluzione ideale che garantisce maggiore benessere al bambino e minore stress alla mamma.
Le 50mila firme saranno depositate in Parlamento entro il mese di aprile.
Il ruolo della Regione Sardegna
La Sardegna, una regione con un tasso di natalità estremamente basso (il più basso in Italia ed in Europa), per prima ha deciso di investire sulla famiglia con figli, stanziando la cifra di 1000 euro per ogni nascita, fino ad un massimo di quattro, per la durata di otto anni, che potrebbe diventare vitalizia in caso di minori disabili.
Il costo preventivato per questa proposta di legge viene stimato intorno ai tre miliardi di euro ogni anno, recuperabili dal fondo per le politiche famigliari e per le pari opportunità, nel triennio dal 2020 al 2022.
Questa iniziativa è nata anche per incentivare la natalità, poiché la Sardegna sta subendo una crisi demografica pari soltantoa quella della Serbia; secondo le previsioni, nel 2050, gli abitanti dell’isola potrebbero essere un milione contro 1,6 milioni attuali.
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