Il reflusso gastroesofageo è un fastidioso problema che può colpire adulti, ma anche bambini e addirittura neonati. Si tratta, specificamente, del ritorno delle sostanze gastriche dallo stomaco all’esofago, sotto forma di rigurgito e, qualche volta perfino di vomito. In parole povere, il cibo non fa altro che tornare indietro, ripercorrendo al contrario, la strada fatta in modo naturale quando si mangia.
Le cause possono essere le più svariate, da una cattiva alimentazione, al fumo, allo stress, fino a condizioni fisiologiche. Nel caso in cui il reflusso si manifesti in modo cronico si parla di malattia vera e propria, che può colpire anche i bimbi e i neonati. Tra i sintomi del reflusso c’è la raucedine, l’infiammazione alle corde vocali, dolori allo stomaco, tosse, nausea, mal di testa e stanchezza eccessiva.
La differenza tra reflusso e rigurgito
Il reflusso può manifestarsi anche nel neonato, accompagnato, a volte, dal rigurgito o dal vomito. Di solito, nella maggioranza dei casi, questo disturbo scompare da solo entro i 2 anni di età del piccolo. In questo caso, quando si tratta di reflusso fisiologico, che si presenta sotto forma di rigurgito dopo i pasti, non bisogna allarmarsi. Nel caso invece si tratti di reflusso sintomatico, gli episodi possono ripetersi molto spesso durante la giornata e ci si dovrebbe concentrare soprattutto sull’alimentazione del piccolo o su quella della madre, nel caso dell’allattamento al seno. Infine, il reflusso patologico colpisce solo il 10% dei piccoli e causa, oltre al rigurgito, anche una vera infiammazione all’esofago, perdita di peso, spasmi e tosse.
Reflusso nei bambini, come si cura
Come abbiamo già detto, nel caso di un reflusso non patologico, si attende la scomparsa fisiologica del problema nel piccolo, facendo attenzione all’alimentazione e allo stato emotivo sia della mamma che del bimbo. I bambini che invece continuano, oltre i 24 mesi di età, a presentare disturbi legati al reflusso, sviluppano la vera malattia, andando incontro a spiacevoli conseguenze, con infiammazioni, bruciori, difficoltà a ingoiare il cibo, perdita di peso, acidità in bocca, anemia. Possono essere utili i latti anti-rigurgito e farmaci specifici, che agiscono bloccando la produzione di acido dello stomaco.
I rimedi naturali contro il reflusso gastroesofageo
Oltre a un’attenzione all’alimentazione del piccolo, esistono anche dei rimedi naturali per tenere sotto controllo il reflusso gastroesofageo e, soprattutto, le conseguenze che porta con sé. La liquirizia e il mirtillo sono ad esempio molto utili per ridurre l’acidità, sia a livello intestinale che in bocca. La malva, la calendula e la camomilla sono indicate per calmare l’esofago e lo stomaco, nei casi di bruciore. Il succo di aloe vera svolge una funzione protettiva e depurativa delle mucose e va a rinforzare il sistema immunitario, anche lo zenzero è prezioso per lo stomaco e il miele di manuka protegge la salute dell’esofago. Naturalmente è sempre meglio chiedere aiuto al proprio pediatra, anche nel caso di sostanze naturali.
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