Incredibile ma vero: buona parte delle donne europee vengono regolarmente tassate in corrispondenza del proprio ciclo mestruale, in quanto gli assorbenti non sono considerati beni di prima necessità, ma prodotti di lusso e, pertanto, subiscono un sovrapprezzo pari al 5%.
Per fortuna in Inghilterra è stato sollevato in merito un polverone che ha portato anche alla presentazione di una petizione ad hoc, finalizzata all’eliminazione di questa imposta assolutamente iniqua.
Il ministro Cameron contro la tassa sulle donne
A farsi portavoce di questa battaglia è stato proprio il primo Ministro inglese David Cameron, che ha sottoposto la questione al Parlamento europeo.
A quanto pare egli sarebbe riuscito a convincere l’Unione a modificare la legislazione vigente, in base alla quale gli assorbenti sono classificati come merce non essenziale.
La situazione in Italia
Al momento nel nostro Paese è stato depositato dal partito “Possibile” un progetto di legge in base al quale per i prodotti sanitari femminili è prevista una riduzione dell’Iva dal 22 al 4%.
Tuttavia, come ricorda Giuseppe Civati, fondatore di “Possibile”, esso non è stato ancora preso in seria considerazione.
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