In queste ore, si sta sentendo tanto parlare della piccola Vittoria Ferragni, ricoverata da alcuni giorni in ospedale per febbre alta, tosse e difficoltà respiratoria.
La piccola, come dichiara la mamma Chiara Ferragni, sta lentamente migliorando e adesso non ha più bisogno dell’ossigeno. Vittoria, anche durante la scorsa settimana aveva fatto un accesso in pronto soccorso, ma l’influencer aveva rassicurato i fan dicendo che la situazione era sotto controllo. Probabilmente, vista anche la tenera età della bambina, nata il 23 marzo di quest’anno, la situazione è degenerata e ha reso necessario il ricovero, per tenerla sotto stretta osservazione e per farle ricevere le cure adeguate.
Dopo alcuni giorni di preoccupazione, finalmente la Ferragni ha spiegato cosa sui social ha colpito la piccola Vitto. Si tratta del virus sinciziale respiratorio, lo stesso che sta creando panico nella popolazione dei piccolissimi, soprattutto a Padova, dove c’è una vera epidemia di RSV.
RSV il virus sinciziale temuto tra le mamme
C’è tanta paura tra le mamme, per questo virus respiratorio arrivato con un po’ di anticipo rispetto al periodo in cui si diffonde generalmente, ossia tra novembre e gennaio.
Il virus, che colpisce principalmente i neonati, causando non soltanto un rialzamento della temperatura corporea, tosse e difficoltà respiratoria, può degenerare in polmoniti e bronchioliti. Il virus di solito si risolve in otto/dieci giorni ed è frequente nei piccoli fino ai due anni di età.
Particolarmente aggressivo, non è assolutamente da sottovalutare e anche il cantante Fedez si è mostrato preoccupato per la figlioletta Vitto. Sul suo profilo social lancia un appello ai genitori dei piccoli “epidemia virus respiratorio in neonati: è allarme, ospedali italiani pieni. Questo virus RSV non va preso alla leggera”.
Anche Chiara è rimasta segnata dalla vicenda e lo ha condiviso in un post su in cui rassicura i fans sulle condizioni della piccola Vittoria ma riflette su quanto sia prezioso il dono della salute: “Vedere il proprio bambino ammalato è davvero l’esperienza più spaventosa che si possa avere e la salute è davvero il lusso più grande, non dimenticatelo mai”.
Padova e la pandemia di RSV
Intanto soltanto all’ospedale pediatrico di Padova, i piccolissimi ricoverati per il virus sinciziale sono 16 e quattro di loro sono in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva. Attualmente i piccoli si trovano intubati e non sono in grado di respirare autonomamente.
Anche a Roma, sono numerosi i neonati ricoverati all’Umberto I°, dieci di loro sono sotto osservazione, e due, di appena un mese, si trovano invece in terapia intensiva. Principalmente, spiegano i pediatri, il virus può assomigliare a un banale raffreddore e anche la trasmissione avviene nello stesso modo, ossia attraverso la dispersione di gocce di saliva nell’aria tramite starnuti o colpi di tosse, successivamente spesso degenera con complicazioni respiratorie che vanno trattate in ospedale.
Professor Fabio Midulla, responsabile del pronto soccorso pediatrico dell’Umberto I° di Roma dichiara
Il virus, se contratto nei primi mesi di vita del bambino, provoca gravi forme di bronchiolite, con manifestazioni cliniche nelle basse vie respiratorie. L’epidemia è scoppiata con due mesi di anticipo e sta dando forme gravissime nei piccolissimi.
L’unico modo per prevenire il diffondersi del virus, è attuare le ormai consuete misure di precauzione: lavaggio frequente delle mani, evitare di stare in ambienti chiusi per lungo tempo, utilizzare la mascherina per proteggere le vie respiratorie.
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