I maschietti hanno più senso dell’umorismo rispetto alle femminucce, lo dimostrano le ricerche condotte dall’Università di London Birkbeck che, attualmente, sta svolgendo un’importante indagine sul perché i bambini ridono e cosa li faccia più ridere.
Da questi studi sembra che i bambini scoppino letteralmente in fragorose risate se si gioca con loro a cucù, se fanno il bagnetto, se si guardano allo specchio e se gli si fa il solletico, ma anche con la pernacchia. Quello che resta un mistero, almeno per ora, è perché scatti questo desiderio irrefrenabile di ridere e perché sia più frequente nel sesso maschile che non in quello femminile.
A tutte queste domande dovrebbe dare risposta il dottor Caspar Addyman, ricercatore del Center for Brain and Cognitive Development presso l’università di London Birkbeck. Questo sarà uno dei più imponenti studi sulle motivazioni e sulle cause del sorriso nei bambini.
Molti passi sono già stati fatti in questa materia. Fino a pochissimo tempo fa, infatti, si pensava che i bambini molto piccoli non fossero in grado di sorridere, le nuove ricerche, invece, hanno dimostrato che il 90% dei bambini ha già sorriso prima dei due mesi di età. Per quanto riguarda le figure genitoriali, sembra che sia la mamma che il papà facciano ridere il bambino in egual misura.
Il dottor Addyman ha quindi creato un minuzioso questionario da sottoporre a tutti coloro i quali vogliano contribuire alla ricerca osservando il proprio bambino e rispondendo onestamente alle domande. Grazie a tale questionario, si è scoperto che la vicinanza dei genitori rende felici i bambini che, per tale motivo ridono più volentieri. I maschi ridono circa 50 volte al giorno, le femmine 37. Il dottor Addyman aggiunge che, se il pianto è il segnale di qualcosa che non va, la risata al contrario serve per incitare il genitore a comportarsi in modo tale da provocarla.
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