Questa è la storia di una bambina di 10 anni che a causa della spina bifida, una malattia che non le permette di camminare, pensava di dover rinunciare anche quest’anno alla gita di classe.
Il gesto d’amore del maestro
Ryan Neighbor è una bambina che frequenta la quarta elementare nel Kentucky. Ogni giorno per i suoi spostamenti fa uso di una sedia a rotelle a causa della spina bifida, una malattia invalidante che non le permette di utilizzare le gambe per camminare. Di conseguenza, l’alunna non avrebbe potuto partecipare alla gita scolastica presso l’Ohio Falls State Park in quanto non era possibile visitare il parco con la sedia a rotelle ma soltanto a piedi. Il maestro della bambina ha però compiuto un vero gesto d’amore offrendosi di portarla per tutto il tempo sulle spalle grazie all’utilizzo di un marsupio ergonomico.
La gita e la commozione della mamma
Stanno facendo il giro sul web le foto pubblicate dalla mamma di Ryan Neighbor della gita scolastica a cui finalmente la figlia ha potuto partecipare. Jim Freeman, il maestro, si è occupato di recuperare un marsupio ergonomico, anche se lievemente più piccolo per l’eta della bambina. In questo modo Ryan ha visitato insieme al gruppo classe e ai suoi compagni il Parco mostrando felicità e incredulità. La mamma, decisamente commossa da questo semplice e nobile gesto, ha dichiarato che stava già organizzando delle attività alternative da far svolgere alla piccola a casa il giorno della gita scolastica. Il maestro ha sbalordito tutti contattando la famiglia e assicurando che la bambina non si sarebbe persa la gita e la dimostrazione sono le foto pubblicate sui social da parte della mamma. In tanti hanno deciso di convivere il post e hanno fatto i complimenti al maestro che di fronte alla disabilità e alle difficoltà non si è di certo tirato indietro ma si è dimostrato di parola. Questo risulta un ottimo esempio di collaborazione tra scuola e famiglia e dimostra sempre di più che anche gli alunni con disabilità possono avere un percorso scolastico normale ed equo rispetto ai coetanei.
Il video della settimana