Quando andiamo in vacanza con i bimbi piccoli, dobbiamo senza dubbio risolvere il problema riposino. Tanti bambini infatti sono abituati, magari a metà pomeriggio, ad avere un momento dedicato al sonno. Una pausa non troppo lunga che consente loro di arrivare a sera più tranquilli e sereni.
Ma il riposino vale anche in vacanza?
In realtà sì, perché durante il sonno ci sono ormoni importanti, come il cortisolo, che vanno in circolo e aiutano il bambino a crescere. Non è detto però che debbano farlo dentro una cameretta. Infatti i piccoli in vacanza, come ben sappiamo, possono assopirsi praticamente dovunque. In braccio a noi, nella fascia o nel passeggino, o magari sulla sdraio sotto l’ombrellone.
Tutto è ovviamente relativo all’età. Infatti tra i due e i tre mesi, i sonnellini sono brevi e cadenzati e spesso il piccolo si sveglia per mangiare. È dai 4 mesi in poi che gli orari iniziano a diventare più definiti e iniziano a dormire al mattino presto, in tarda mattinata e nel pomeriggio (è anche ovvio che ogni bambino è sempre un mondo a sé).
Dopo l’anno in genere resta il sonnellino del dopo pranzo, che per alcuni può continuare fino alla scuola elementare.
Un pisolino fatto bene non toglie sonno al bambino, durante la notte, ma lo aiuta ad essere più tranquillo durante il giorno.
Far dormire il bambino in vacanza: ecco 4 consigli interessanti
Ma come fare quando siamo in vacanza? Ecco qualche consiglio!
- Non fatelo mangiare troppo o lontano dai suoi orari abituali. Questo aiuterà a mantenere la consuetudine del sonnellino.
- Se il bimbo si sente poco rassicurato dallo stare fuori casa, tranquillizzatelo e sottolineate la fortuna di essere in vacanza e fare cose divertenti.
- Se siete al mare non fatelo mai addormentare sudato o sporco di sabbia: una doccia fresca e veloce aiuterà il sonno.
- Riproducete i rituali casalinghi: pupazzetto, ninna nanna e chi più ne ha più ne metta.
E voi che ne pensate? Avete qualche altra idea da suggerire?
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