Quella di Rose non è stata una scelta facile: ha deciso, infatti, di mettere al mondo un figlio da sola, ma oggi è una donna risolta e pienamente soddisfatta di sé. Certo all’inizio è stata dura, ma grazie all’istinto e a una forte determinazione tutto è andato per il verso giusto. Scopriamo nel dettaglio la storia di questa coraggiosa madre single.
Rose è una donna single che vive a Londra, dove si occupa di organizzare eventi. Una vita piena di impegni, di amici e di interessi, ma a cui mancava qualcosa. Rose, infatti, malgrado non avesse un compagno, ha cominciato a desiderare intensamente di diventare madre.
Non essendo più una ragazzina ha messo in cantiere l’idea di un figlio a prescindere dalla presenza di un uomo al suo fianco: “Non avevo più tempo sufficiente – ha dichiarato Rose – per iniziare una relazione, valutare se eravamo compatibili sul lungo termine, prima di cercare di fare un bambino”.
Così la donna, supportata dal fratello e dalla cognata, malgrado sia cresciuta in una famiglia molto tradizionale (i suoi genitori sono sposati da 40 anni!) ha intrapreso con entusiasmo il percorso che l’ha condotta alla maternità, frequentando assiduamente open day e convegni sulla fertilità. Quando finalmente è rimasta incinta, tuttavia, le cose non sono filate lisce: la sua gravidanza è stata piuttosto problematica e il suo bambino, appena nato, ha avuto problemi di salute. Tuttavia Rose, grazie al sostegno economico e morale della sua famiglia di origine, è riuscita a superare brillantemente anche queste prove.
Questa non è una società per mamme single
Quella attuale, purtroppo, non è una società in grado di accogliere e supportare le mamme senza compagno; si fatica, in altri termini, ad accettare un nucleo familiare in cui la figura paterna non sia mai esistita. A tal proposito Rose ha affermato:
“La società, tendenzialmente, ha difficoltà ad accettare qualcosa fuori dai percorsi canonici. Ma io credo che se le persone fossero più aperte con le mamme che fanno un figlio da sole, le cose potrebbero essere più facili per questi bambini e per le donne che stanno pensando di fare una scelta analoga”.
Ci auguriamo che il pensiero di Rose possa rapidamente attecchire nel contesto sociale della nostra Europa.
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