Una brutta avventura in Russia si è risolta bene per una bambina che è riuscita a sopravvivere ad una bufera di neve sull’isola di Sakhalin grazie all’abbraccio con un cane randagio che l’ha riscaldata per quasi 20 ore.
Il miracolo della sopravvivenza
Un piccolo miracolo è quello che è avvenuto in Russia ed esattamente nell’isola di Sakhalin, la più grande dell’intero Paese, che si trova a nord del Giappone ed è quindi soggetta ad un clima molto freddo e a bufere di neve.
In una di queste si era trovata una bambina di soli 10 anni, Vika, che è riuscita a salvarsi grazie ad un cane randagio a cui è rimasta abbracciata per molte ore riuscendo in questo modo a riscaldarsi. Al momento del ritrovamento da parte dei soccorritori la bambina ha raccontato quanto accaduto ed ha espresso una infinita gratitudine verso l’animale che però non è stato trovato.
La bambina si era persa ad una distanza di circa 2 chilometri da casa sua mentre stava portando del cibo ad alcuni cani randagi dopo essere tornata da scuola. La sua era un’abitudine ormai consolidata per l‘amicizia con i cani della zona, ma in questo caso Vika era stata sorpresa dal sopraggiungere della bufera di neve e la madre, non vedendola tornare, aveva immediatamente dato l’allarme.
Le ricerche e il ritrovamento
Le ricerche della bambina sono iniziate immediatamente, ma sono state rese quasi impossibili dalla bufera di neve che si è abbattuta sulla zona e non sono state trovate tracce per le seguenti 18 ore.
Soltanto nella mattinata del giorno dopo Vika è stata ritrovata mentre si trovava in compagnia di un cane al quale si era abbracciata per riscaldarsi e il calore dell’animale le aveva permesso di non subire problemi mentre la temperatura intorno a lei era di -11°C. Uno dei volontari che hanno effettuato le ricerche, Anatoly Ivanov, ha dichiarato al giornale Komsomolskaya Pravda che si è trattato quasi di un miracolo, dato che anche il gruppo dei volontari si era trovato di fronte a grossi problemi di visibilità durante tutta la notte ed anche a problemi relativi al freddo alle mani. Vika è così sopravvissuta grazie al calore del cane randagio.
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