Salutare e ringraziare sono due concetti molto importanti, i fondamentali su cui si basa la buona educazione. Per un genitore, che investe la maggior parte della sua vita, del suo tempo e del suo impegno ad educare i figli, rendersi conto che i bimbi non apprendono queste elementari regole e non le mettono in pratica è spesso motivo di dispiacere, ansia e preoccupazione.
In realtà è tutto normale, anzi, sono fasi attraverso le quali passano tutti i bimbi sani e intelligenti.
Salutare e ringraziare: perchè i bambini non lo fanno?
Il saluto consiste in una frase convenzionale che serve ad accogliere qualcuno. Di contro, però, può essere anche un commiato, cioè un saluto che si fa a chi va via.
I bimbi imparano fin dalla più tenera età ad associare il saluto a qualcosa di spiacevole: ad esempio quando salutano la mamma che va al lavoro, lasciandoli con la nonna, con la babysitter o al nido. Per questo motivo non vogliono, o non riescono, a salutare spontaneamente: spesso, per loro, è sinonimo di evento negativo, spiacevole e fastidioso. Servirà semplicemente l’esperienza, la crescita e la maturazione fisiologica per aiutarli a superare questo piccolo ostacolo.
Non bisogna avere paura che si trasformino in ragazzini o adulti maleducati: quando i tempi saranno maturi, spontaneamente, cominceranno ad imitare gli adulti e saluteranno.
Il ringraziamento, invece, è un concetto ancora più sottile e complicato. Il bambino di per sé è egocentrico: è proprio la struttura del suo cervello ancora in fase di sviluppo cognitivo e di personalità che lo rende cosà.
Nella sua concezione esiste solo lui e il mondo ruota attorno a lui. Fino all’età di 6 anni non è in grado di comprendere concetti come effetto-causa, dare-avere, azione-reazione. Secondo il bambino, ringraziare per aver ricevuto una gentilezza o un piacere, non ha senso. Lui non vede i gesti carini nei suoi confronti come “gentilezze” ma come atti dovuti, per soddisfare le sue necessità.
Come insegnare ai bimbi a salutare e ringraziare?
Non è possibile pretendere che un bambino, pur spiegandoglieli, comprenda appieno i due concetti appena esposti. Il modo migliore per educare i piccoli a salutare e ringraziare, come vuole la buona educazione, consiste semplicemente nel dare l’esempio, costantemente, ogni giorno. Si dovrebbe iniziare a salutare e ringraziare loro, tutte le volte che se ne presenta l’occasione. Così come basterà salutare e ringraziare gli altri, durante la vita di tutti i giorni.
Crescendo ed accumulando esperienza, osservando e respirando il comportamento corretto dei genitori, il bambino inizierà spontaneamente ad imitarli. Parole come “buongiorno”, “arrivederci”, “per piacere” e “grazie” entreranno nelle sue abitudini e nei suoi modi di fare naturalmente, quando avrà l’età adatta e la maturità sufficiente per comprenderne il valore ed il reale significato. Non c’è assolutamente motivo di preoccuparsi, quindi, o di incitarli continuamente, mettendoli in difficoltà ed imbarazzo, quando non lo fanno. Sono bambini: hanno solo bisogno di crescere.
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Vero !
Rino
Valentina Alfieri
Veramente proprio ieri sono stata all’ACI ..quando sono entrata nessuno ha risposto al mio saluto..erano tutti grandi!!!