Il benessere mentale nel nostro paese non viene considerato come una priorità, lo dicono i numeri. Solo un minorenne su 12 dice di stare bene mentalmente. Un dato molto allarmante, quello che emerge dopo l’ultima indagine svolta da AXA: Mind Health Report 2023.
L’indagine è stata svolta su un campione formato da oltre 30 mila persone in sedici paesi europei. Il nostro territorio si dimostra non attento alle problematiche relative alla salute mentale. La situazione si fa ancora più complessa se si pensa che il disagio mentale è legato all’età. Infatti, spesso sono proprio i giovanissimi ad essere colpiti da diversi disagi o disturbi mentali di notevole entità.
Le cause principali di una situazione complicata
Sono davvero molteplici le cause che portano a una depressione e una chiusura mentale per determinate fasce più a rischio tra cui i teenager e le donne. Queste ultime soffrono proprio a causa delle varie disparità che vivono quotidianamente. Prendersi cura della casa, lavorare, pensare ai figli e alla famiglia ed essere sempre al meglio fa sì che la pressione esercitata dalla società sulle donne le faccia sentire male a livello mentale, fisico e spirituale.
Un discorso analogo è valido anche per quanto riguarda i giovani, che non si sentono tutelati e sono a rischio di depressioni e problemi legati alla salute mentale. Buona parte del problema è dovuta all’utilizzo sempre più cospicuo di tecnologia e social network, che hanno contribuito a un netto peggioramento della salute mentale. Varie situazioni tendono a isolare i giovanissimi e ad acuire determinati disagi sociali e comportamentali.
Basti pensare a come i giovani siano molto esposti al giudizio dei propri coetanei e si sentano motivati a comportamenti omologati, anche lontani rispetto al loro modo di fare. Come se non bastasse, qui in Italia viene rilevato un tasso di stress superiore rispetto ad altri paesi.
Cosa fare per migliorare la propria salute mentale
Dopo la pandemia, il trend negativo in merito alla salute mentale sta vivendo una piccola inversione di tendenza. Ciò sta avvenendo in seguito a una maggiore richiesta d’aiuto da parte di coloro che avvertono la necessità di essere supportati da psicologi e affini.
Per una salute mentale sana ed equilibrata il primo passo da compiere è quello di rivolgersi ad uno specialista e iniziare un percorso adeguato alla propria situazione. Per migliorare il nostro benessere, è essenziale cambiare abitudini e stili di vita dannosi. Il cambio di rotta su alcuni aspetti è necessario per non farsi del male emotivamente.
Salute mentale: posto di lavoro e uso di psicofarmaci
Tornando a parlare della salute mentale a livello nazionale, l’indagine in questione ha posto una lente di ingrandimento non solo sul benessere generale, ma anche sulle condizioni inerenti al proprio luogo di lavoro. La ricerca vuole dimostrare che spesso il benessere mentale è strettamente correlato all’ambiente professionale. Per poter lavorare al meglio, dovremmo avere uno stato mentale che ci permetta di essere maggiormente produttivi. Solo il 15% delle indagini ha dimostrato che alcuni lavoratori sono concentrati e rendono appieno.
Inoltre, ben 17 milioni di persone nel nostro paese consumano psicofarmaci. Per combattere un nemico silenzioso come la depressione, ci si affida ai farmaci. Un dato molto preoccupante, se si pensa che il maggior numero di antidepressivi viene consumato dai ragazzi dai 12 ai 18 anni.
La pandemia ha fatto crescere ancora di più la vendita di psicofarmaci diretta ai minori. L’isolamento ha danneggiato una fascia di età che avrebbe bisogno di interagire con una fitta rete di persone capaci. Oggi, questi prodotti vengono consumati soprattutto a scopo ricreativo e sono facilmente reperibili.
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