La filosofia delle scarpe (o ciabatte) in casa (se così possiamo definirla) si divide in due: da una parte ci sono le “integraliste”, mamme che ritengono essenziale che il bambino tenga sempre ai piedi le calzature e dall’altra ci sono le “permissive”, quelle per le quali si può tenere o meno le scarpe (o ciabatte) in casa e non finisce di certo il mondo se il bambino decide di stare scalzo.
Ogni teoria ha i suoi pro e i suoi contro e, senza volerci avventurare sulla bontà delle due posizioni, è interessante commentare i risultati di una ricerca condotto nel Regno Unito.
La Bournemouth University ha infatti condotto una imponente ricerca che ha interessato decine di migliaia di bambini in oltre 10 anni, di 25 Paesi, dal Nord Europa fino alla Nuova Zelanda.
Scalzi a scuola: bambini a loro agio e più produttivi
Focus della ricerca era analizzare la relazione che intercorre fra il rendimento scolastico e l’indossare o meno le scarpe in classe. Ne è emerso che i bambini che vengono lasciati liberi di frequentare le lezioni senza scarpe tendono ad arrivare prima a scuola, a uscire dopo e, soprattutto, ad applicarsi maggiormente.
Il motivo starebbe nel fatto che, stando scalzi, i bambini si sentono maggiormente a proprio agio nell’ambiente e, quindi, ci mettono più impegno e passione nelle cose che fanno.
I risultati sono decisamente sorprendenti, per lo meno per noi che non siamo abituati a questo schema (cosa che, invece, è prassi nei Paesi scandinavi): allo status quo delle condizioni degli edifici scolastici nostrani, con problemi strutturali di riscaldamento e isolamento termico, sembra un po’ azzardato immaginare nel breve periodo l’ipotesi di adottare questa soluzione.
Ciò non toglie che possiamo mutuare il concetto che questa ricerca ha evidenziato: sentirsi a proprio agio, anche a scuola, rende i bambini più propensi allo studio. Dunque, per quanto possiamo, andiamogli incontro, proponendo abbigliamento e calzature che meglio si adattano alle loro esigenze!
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X Bea sarebbe l’ideale!!