Due provvedimenti per la scuola in meno di 24 ore. Con il primo, emanato nella giornata di ieri, i ragazzi vanno in dad già con un contagio, con il secondo invece sono necessari due o tre positivi per stare a casa, a seconda dell’età dei bambini. I dirigenti scolastici sono sconcertati da questo cambio di rotta che pare sia dovuto all’intervento del Presidente del Consiglio Mario Draghi e si preparano di nuovo a cambiare la loro organizzazione interna.
Il Presidente Mario Draghi interviene per garantire la didattica in presenza
La diffusione della variante Omicron e la difficoltà di tracciamento sono state le due motivazioni che hanno spinto il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e quella della Salute Roberto Speranza a emanare nella giornata di ieri una circolare per lasciare a casa tutti i ragazzi anche in caso di un solo caso positivo in classe. La decisione si presenta come un deciso dietrofront rispetto alle nuove regole per la scuola stabilite solo un mese fa, che stabiliva gli alunni dalla primaria in su la possibilità di continuare le lezioni in presenza, previo tampone negativo, nelle classi in cui si fossero riscontrati meno di tre casi positivi.
A meno di 24 ore però e dopo un incontro tra il Presidente Draghi e il Commissario Straordinario per il Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo, arriva un’altra circolare a modificare la precedente.
Il nuovo provvedimento stabilisce che sono necessari due casi positivi perché i bambini dai 6 ai 12 anni vadano in dad e per i ragazzi più grandi la didattica a distanza è prescritta dopo tre casi.
I bambini più piccoli infatti vanno maggiormente protetti perché non possono ancora vaccinarsi e il rischio è quello di non riuscire a contenere la diffusione del virus. La percentuale dei ragazzi vaccinati nelle scuole secondarie di secondo grado invece è pari all’85% e questo dato dovrebbe limitare la circolazione anche della nuova variante.
La preoccupazione del personale scolastico e l’impegno del Generale Figliuolo
Antonello Giannelli, Presidente dell’associazione dei Presidi ha più volte denunciato una mancanza del tracciamento nelle scuole con grande pericolo per la salute degli studenti e del personale.
Il Generale Figliuolo però garantisce che intensificherà i testing nelle scuole mettendo a disposizione delle ASL nuove risorse. Nel prossimo mese perciò sarà messa a dura prova l’attività di controllo della ASL, indispensabile per garantire una didattica in presenza sicura per tutti anche con la variante Omicron.
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