In arrivo le nuove regole per ridurre le occasioni di DAD e limitare la quarantena a scuola, in caso ci sia uno studente o un insegnante positivo al Covid in classe.
Compagni di classe positivi: cambiano le regole per la quarantena
Il nuovo documento dell’Istituto superiore di Sanità, intitolato “Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi Covid-19 in ambito scolastico“ dovrebbe essere firmato in settimana e segna una grande novità per la scuola: nel caso nella classe si verifichi un singolo caso di un bambino positivo, non sarà più necessaria la quarantena per tutta la classe, ma le lezioni potranno continuare regolarmente, a patto che tutti gli studenti si sottopongano a tampone e che siano tutti negativi. I test dovranno poi essere ripetuti dopo 5 giorni per verificare la situazione.
La situazione cambia nelle classi nel caso ci siano almeno due o tre positivi al Covid fra gli alunni o gli insegnanti. Le nuove norme prevedono 10 giorni di quarantena per tutti i compagni per le scuole elementari e in generale per gli alunni con meno di 11 anni, quelli cioè senza vaccinazione.
Per materne e nidi, dove i bambini non sono tenuti ad indossare la mascherina, permangono invece le vecchie regole. Questo in attesa che venga approvato un vaccino per la fascia 5-11, che al momento resta scoperta dalla possibilità di immunizzarsi dal Covid.
Per le seconde e terze medie e per le superiori invece i tempi si accorciano: gli studenti vaccinati potranno tornare in classe dopo soli 7 giorni, presentando un tampone negativo. Sono ormai appurati gli effetti negativi della Didattica a Distanza prolungata per i ragazzi e le famiglie. Le nuove regole puntano proprio a ridurre le tempistiche della quarantena per scongiurare il ritorno alla DAD.
L’approvazione e l’applicazione delle nuove regole.
L’obiettivo dichiarato, come si legge nel documento, è quello di “favorire la didattica in presenza” ma anche “rendere il più possibile omogenee a livello nazionale le misure di prevenzione attuate in ambito scolastico”.
Questa regola generale potrà subire variazioni in base alla Regione di residenza, visto che le Regioni stesse non hanno ancora recepito la norma e deciso come applicarla. In alcuni casi saranno le ASL o addirittura i dirigenti scolastici a scegliere come procedere.
Nel frattempo sono stati stanziati per 100 milioni di euro per procedere con tamponi a tappeto su tutta la popolazione scolastica. Questi permetteranno di evidenziare immediatamente eventuali positivi, in modo da isolarli prima che possano contagiare gli altri.
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