In un istituto di Novara, in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, è stata adottata una curiosa quanto lodevole iniziativa: gli alunni potranno avere lo zaino e tutto il resto della cancelleria dello stesso tipo, dietro il pagamento di un prezzo simbolico e al fine di eliminare le disuguaglianze tra i bambini.
Zaino uguale per tutti a Novara
L’iniziativa adottata dall’Istituto Comprensivo “Bottacchi” aveva già destato clamore la scorsa primavera, quando era stata annunciata e aveva contribuito a dirigere i riflettori dei principali media su questa scuola piemontese: e adesso, in concomitanza con l’avvio del nuovo anno scolastico, i vertici dell’istituto (in accordo con la locale amministrazione comunale) hanno rilanciato una proposta che, a detta dei promotori, mira a ridurre per quanto possibile le disuguaglianze socio-economiche tra i vari alunni, oltre a coniugare una importante funzione educativa.
A un prezzo puramente simbolico, infatti, la scuola fornisce a tutti i bambini non solo lo zainetto, ma pure astuccio e diario di un unico modello, venendo contemporaneamente incontro alle esigenze di quelle famiglie che non sono in grado di acquistare per i propri figli accessori firmati o comunque in linea con le mode.
Eliminare le differenze socio-economiche
Nei mesi scorsi la dirigente scolastica aveva parlato di questa iniziativa che fa parte di un progetto di sperimentazione molto più ampio e che inizialmente ha coinvolto solo venticinque bambini: “Così vogliamo eliminare le differenze sociali” ha detto la diretta interessata, spiegando che l’obiettivo, pian piano, è quello di dare vita a classi cooperative e aiutare, con una spesa di appena cinquanta euro, le famiglie meno abbienti ad acquistare il suddetto kit per la scuola.
D’altronde, va anche detto che quello dell’Istituto Comprensivo del capoluogo piemontese non è l’unico caso in Italia di sperimentazione simile dato che, per far fronte alla crisi e avviare progetti educativi maggiormente innovativi, cominciano ad essere diverse le scuole che provano ad unire l’ambito educativo a quello sociale: insomma, delle iniziative che, in un Paese segnato da forti disuguaglianze, prova a tenerle fuori almeno dai cancelli degli istituti.
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