In Italia più di 17mila edifici scolastici si trovano in zone a medio-alta pericolosità sismica e dallo scorso settembre vi è stato un record di crolli. Save The Children e Cittadinanzattiva lanciano l’allarme e sottopongono al Parlamento una proposta di legge che riformi completamente la normativa nel settore.
L’allarme di Save The Children e Cittadinanzattiva
Save The Children e Cittadinanza attiva hanno presentato nelle ultime ore alla Camera dei Deputati un dettagliato e alquanto preoccupante rapporto sullo stato dell’edilizia scolastica in Italia, con tanto di dati e segnalazioni delle principali criticità: l’obiettivo delle due Onlus è quello di sollecitare la politica a discutere la loro proposta di legge per riformare organicamente l’intero settore.
Nel loro “Manifesto” si chiede infatti di tutelare la sicurezza di bambini, insegnanti e personale non docente quando sono a scuola. È auspicabile pure una attiva partecipazione civica delle famiglie a queste tematiche, come anche il sostegno da parte dello Stato a tutti i minori coinvolti in emergenze di questo tipo. Infatti nel Rapporto si fa notare come più della metà degli edifici scolastici datano di prima del 1970 e che negli ultimi cinque anni sono stati 250 gli incidenti accertati.
Il preoccupante Rapporto sull’edilizia scolastica
Intervenuto sul tema, Antonio Gaudioso (Segretario Generale di Cittadinanzattiva) ha chiesto a tutti i gruppi parlamentari di sostenere quel “Manifesto”, promuovendo un disegno di legge da approvare quanto prima. A fargli eco è Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children: “Serve una nuova legislazione che possa integrare e riordinare la normativa attuale perché è diritto dei bambini avere una scuola non solo sicura in senso antisismico, ma pure moderna dal punto di vista dell’assenza di barriere architettoniche“. Come ha spiegato la direttrice, sono fondamentali il coinvolgimento attivo delle famiglie e la responsabilità delle istituzioni.
Infatti, scorrendo le pagine del Rapporto, si apprende che solo il 53,2% degli edifici possiede un certificato di collaudo e che la maggior parte non ha nemmeno quelli di abitabilità o agibilità. Non solo: l’anno scolastico 2017/2018 ha registrato un numero impressionante di incidenti e distacchi dell’intonaco, mentre in quello in corso si contano già 47 crolli, vale a dire uno ogni tre giorni.
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