Un dress code obbligatorio per la scuola: non è di certo una novità.
La novità è che questa volta, a finire sotto l’occhio del ciclone non sono i ragazzi, ma le mamme. Una scuola messicana ha infatti richiamato all’ordine le mamme che accompagnano i figli a scuola, invitandole a dare il buon esempio per prime, indossando un abbigliamento consono all’istituzione scolastica.
Vestirsi a scuola: libertà o restrizioni?
Ogni volta che si affronta il tema abbigliamento e scuola si apre una diatriba tra chi è d’accordo nel limitare la libertà degli studenti e professori cercando di imporre alcune regole (a volte anche di semplice buon senso), e chi invece è assolutamente contrario a qualsiasi tipo di restrizione.
Già in Francia poche settimane fa, con l’inizio della scuola, un istituto scolastico di Seine-Saint-Denis (vicino Parigi) ha vietato categoricamente l’uso combinato delle ciabatte con calzini (le cosiddette claquettes chaussettes) per accedere agli ambienti della scuola. La direzione dell’istituto ha spiegato la decisione con motivazioni per la sicurezza degli alunni.
Fin qui siamo abituati a questo tipo di controversia che si solito vede schierarsi contro, a suon di scioperi e circolari, presidi e studenti. A finire sotto accusa sono spesso gli abiti considerati troppo succinti indossati dalle ragazze o i look poco curati dei ragazzi perciò, sempre più spesso, le scuole di dotano di una sorta di regolamento interno in cui si esplicitano gli outfit banditi.
E se il dress code riguardasse i genitori?
Suona un po’ strano come monito, ma è proprio quello che è accaduto nello stato di Coahuila, in Messico, dove una scuola ha richiamato all’ordine le mamme, invitandole ad accompagnare i figli a scuola con un abbigliamento consono al luogo e alla situazione. “Attenzione, signore mamme. Vi chiediamo nella maniera più attenta di venire a prendere i vostri figli indossando abiti adeguati a questo istituto scolastico“
Nonostante la coda dell’estate sia stata abbastanza torrida, questa scuola messicana ha deciso di ricordare alle mamme che il primo esempio per i loro figli dovrebbero essere proprio loro.
Secondo questo cartello sono quindi vietati : “mini-short, minigonne, magliette scollate, magliette senza spalline, magliette trasparenti“.
Una decisione questa che non ha mancato di scatenare discussioni e polemiche perché non è assolutamente semplice definire oggettivamente che cosa sia lecito indossare oppure meno, soprattutto se si tratta di persone più che maggiorenni. Il confine tra un promemoria del buon senso e della buona educazione e quello della libertà personale si fa sempre più difficile da tracciare per genitori, studenti ed insegnanti.
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